Le imposte sull'auto lasciano... a piedi la Provincia. E dal Decreto Aiuti arriveranno solo spiccioli

Il consigliere Davide Ielardi
Le Province beffate anche dal Decreto Aiuti, recentissimamente convertito il legge. La denuncia si è levata con fermezza ieri sera dai banchi di Villa Locatelli per bocca del delegato alle finanze Davide Ielardi chiamato a illustrare gli accorgimenti messi in atto per garantire gli equilibri di Bilancio.
Il leghista, sempre particolarmente chiaro nella propria esposizione, ha proposto in apertura un ragionamento più politico che tecnico, spendibile non solo a Lecco ma in generale in tutte le Province dello Stivale chiamate a fare i conti con un sensibile decremento dei tributi su cui si basano i loro stessi bilanci per quanto riguarda la parte corrente. Il mercato dell'auto ristagnante ha portato a contrazioni non indifferenti del gettito garantito dall'imposta provinciale di trascrizione (IPT) e dall'addizionale provinciale all'RC auto. Nel 2021 – in raffronto con il 2019 – Lecco ha perso un milione di euro per la prima ed è passata dall'introitare 11.700.000 euro a incamerare soli 10.800.000 euro per la seconda, con una “perdita” di gettito complessiva in entrambi i casi sopra la media nazionale. “Lo Stato si è reso conto, con il DL Aiuti ha preso atto della problematica” ha asserito Ielardi, parlando di uno stanziamento di 80 milioni. Peccato che ben 60 siano stati garantiti solo alla città metropolitana di Roma (“che ne aveva persi 43”). I restanti 20 milioni – briciole – saranno da spartire tre le restanti province, secondo criteri non ancora esplicitati in alcun decreto.  “Noi abbiamo perso 1.9 milioni di euro e ci arriveranno sì e no 150.000 euro: il nulla” la chiosa, indignata, del colichese, tornato a evidenziare come se non saranno erogate risorse per coprire la spesa corrente si correrà davvero il rischio di veder bloccati anche gli investimenti in conto capitale.
Una situazione – ormai cronica – al limite del grottesco. Per compensare gli 1.8 milioni di minori entrate sul 2022, “dovremo fare i salti mortali” ha aggiunto ancora Ielardi, spiegando di aver applicato l'avanzo vincolato covid e l'avanzo libero (“che di solito si usa per gli investimenti”) per coprire il disequilibrio.
Illustrata anche una minivariazione al bilancio, la parola è passata all'opposizione con il consigliere Felice Rocca che ha effettivamente confermato come le risorse destinate alle Province siano insufficienti, tirando le orecchie all'attuale maggioranza per comunicati diffusi all'inizio del mandato annunciando manutenzioni che in una situazione di questo genere sono difficili da realizzare. Da sinistra si è levato dunque un pacato invito ad una maggiore sobrietà, in parte “respinto” dal consigliere delegato al Bilancio che ha sintetizzato i fattori esterni e non prevedibili – guerra inclusa - che hanno rimesso in crisi le casse dell'ente, parlando di un milione di aumenti solo per l'energia elettrica e il gas, coperti solo a metà da aiuti statali. “Stiamo mettendo risorse nostre – 500.000 euro – per tenere accesi i lampioni sulle strade. Se non ci fosse stata questa situazione avremmo avuto mezzo milione in più, se non ci fosse stato il blocco del mercato delle auto ancora di più...”. Rivendicato poi dall'esponente della maggioranza il lavoro  - già presentato - di revisione dell'avanzo vincolato che ha permesso di recuperare risorse che altrimenti sarebbero rimaste bloccate ulteriormente nelle maglie del bilancio. “Sobrietà c'è stata”, dunque, la replica finale.
A.M.
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