Lecco perduta/332: le Fiamme Gialle al Foscagno e a Trepalle

È stato un appuntamento fisso per diversi anni, il 26 luglio, quello dell’ANFI di Lecco che, con i commilitoni delle Fiamme Gialle anche di Cantù e di Erba, saliva ai 2.300 metri del valico di Passo Foscagno, tra Bormio e Livigno, e raggiungeva poi la chiesetta di Sant’Anna in località Trepalle. Erano momenti di ricordi e di omaggio per la presenza in zona della Guardia di Finanza in una caserma risalente al 1912, quando era in fase di completamento la carrozzabile ancora su tracciato sterrato verso Livigno, progettato dall’Ufficio delle Fortificazioni di Brescia. Erano state riconosciute a Livigno le facilitazioni extra doganali, con provvedimento governativo adottato nel 1910 che si richiamava a precedenti franchigie che lo ponevano oltre il cordone doganale di Stato.


 Omaggio floreale nel 2002 alla stele che ricorda le Fiamme Gialle cadute in servizio



La cerimonia al Foscagno si collegava al giorno di Sant’Anna, festa patronale della vicina Parrocchia di Trepalle, la più alta d’Europa, situata a 2.100 metri. La sosta era anche un'occasione per ricordare don Alessandro Parenti, che per quasi mezzo secolo ha operato per la popolazione nello sperduto paese d’alta quota, in territorio comunale di Livigno, protagonista di episodi che sono entrati nella leggenda delle popolazioni alpine. È accertato che il noto scrittore Giovannino Guareschi, sostando a Trepalle nell’estate 1948, ebbe modo di conoscere il parroco e di trarne spunti per il suo popolare don Camillo nella bassa Padana, lungo il Po, a Brescello. Don Alessandro era arrivato in paese nel 1929, appena ordinato sacerdote. Gli abitanti della piccola frazione all’epoca si aggiravano intorno alle 200 unità, sparpagliate in un territorio vasto e dai difficili collegamenti, in particolare nei mesi invernali. Parenti fu il protagonista di una serie di obiettivi per una comunità che volle animare sia dal punto di vista religioso che sociale. Giovannino Guareschi, dopo la visita in alta valle, scrisse: “Io vi dico: andate a far visita a don Parenti, presidente della Repubblica extra doganale di Trepalle”.


Due foto di gruppo scattate in annate diverse



Nelle numerose “escursioni” in zona delle Fiamme Gialle di Lecco guidate da Filippo Di Lelio, assume particolare rilievo nel ricordo quella di vent’anni fa, nel luglio 2002. Si celebrava il 50° della storica apertura invernale della strada, che rompeva un isolamento terribile con Livigno irraggiungibile e altrettanto per Trepalle, sette chilometri prima del capoluogo del Comune. La cerimonia al valico, presso la stele che ricorda le Fiamme Gialle cadute in servizio nell’arco di oltre un secolo in rischiose operazioni notturne, vide l’intervento del sindaco di Livigno Attilio Silvestri e dell’assessore al turismo Damiano Bormolini.


Gruppo presso la parrocchiale di Sant'Anna in Trepalle

Erano presenti delegati della Guardia di Finanza del locale presidio e del comando di Bormio. Durante il convivio presso l’hotel residence Adele di Livigno, avvenne lo scambio di omaggi ricordo fra l’ANFI di Lecco e il Comune di Livigno, il cui sindaco ricordò nel suo intervento che la zona era molto frequentata da lecchesi e anche da residenti nella vicina Valmadrera. Nella visita a Trepalle venne sottolineato che la piazza antistante la chiesa è dedicata alla memoria di don Alessandro Parenti, deceduto nella sua nativa Lazzate, oggi in provincia di Monza e Brianza, dopo essere stato costretto, per ragioni di salute, a lasciare il paese di montagna dove si era nobilmente prodigato per la popolazione locale.
A.B.
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