Lecco: il 29 la festa di Santa Marta, in serata un concerto

Venerdì 29 luglio, l'antica e preziosa chiesa di Santa Marta, nel borgo storico di Lecco, sarà al centro dei festeggiamenti spirituali in occasione della ricorrenza liturgica della figura evangelica che, insieme alla sorella Maria e al fratello Lazzaro, accoglieva nella sua casa di Betania il Signore Gesù.

Il programma

- Ore 9.30, piazzetta Santa Marta: Messa solenne presieduta dal prevosto mons. Davide Milani.
Benedizione e distribuzione dei “michèt”

- Ore 18.30, chiesa di Santa Marta:
Santa Messa presieduta da don Filippo Dotti, accompagnata dal “Coro decanale della terza età mons. Delfino Nava”.

- Ore 21.00, piazzetta Santa Marta: recita del Santo Rosario e processione lungo le vie Mascari, via del Pozzo, piazza XX Settembre, via Bovara, via Mascari, piazzetta Santa Marta. Solenne benedizione.

- Ore 21.30, chiesa di Santa Marta: concerto per Santa Marta “Laudate Dominum”. Musica sacra del Seicento italiano eseguite da Anna Rita Pili, soprano, e Sofia Ferri, tiorba. Nel programma ci sono brani di Barbara Strozzi​​, Giovanni Felice Sances​​​, Alessandro Grandi​​, Claudia Sessa​​​, Claudio Monteverdi. Le offerte raccolte durante la festa saranno utilizzate per il rifacimento  dell’impianto di illuminazione della chiesa di Santa Marta, obsoleto e poco efficiente.

“Questa festa così sentita vuole riconoscere un tratto fondamentale che costituisce l’identità più profonda del centro di Lecco, ovvero la fede e la devozione - spiega il Prevosto monsignor Davide Milani -. La chiesa di Santa Marta, la più antica del centro, ci ricorda che il cuore della nostra città non può essere immaginato solo come una rete di locali pubblici, esercizi commerciali, appartamenti da affittare, uffici: sono tutte attività importanti ma dobbiamo riconoscere e rilanciare i legami personali che possono mantenere viva e reggere la nostra comunità, che da secoli trovano nella celebrazione della fede sorgente e motivazione. Una città è autenticamente tale quando riconosce e cura la propria anima: con questa festa - conclude don Milani - vogliamo contribuire a nutrirla e a mostrarla, mediante le esperienze della preghiera, della devozione, dei sacramenti, della cultura e dell’arte”.

Il programma accompagna l’ascoltatore alla scoperta del repertorio sacro per soprano e basso continuo del Seicento italiano attraverso le pagine di alcuni tra i protagonisti della scena musicale del tempo quali Claudio Monteverdi e Alessandro Grandi e le note compositrici Barbara Strozzi e Claudia Sessa, a lungo sottovalutate e oggi nuovamente apprezzate per la grande qualità ed espressività delle loro opere. Le musiche proposte sono rappresentative della nuova e rivoluzionaria sensibilità musicale del Seicento: in contrasto con la poetica del Rinascimento, che aveva trovato la sua massima espressione nel rigore della polifonia e del contrappunto, nasce nel XVII secolo lo stile della monodia accompagnata, nel quale l’attenzione si sposta sulla rappresentazione degli affetti umani e sul forte legame tra testo poetico e musica.
Particolare attenzione è riservata ai testi sacri legati alla figura della Vergine Maria. Nei brani della Strozzi e di Grandi viene lodata ed esaltata per la Sua bellezza spirituale e santità; lo Stabat Mater di Sances, invece, ci mostra con grande pathos la sofferenza della Madre ai piedi della croce. Su Maria che, ai piedi della croce, vede la vita spegnersi negli occhi del figlio è incentrato anche il breve brano Occhi io vissi, opera della suora milanese Claudia Sessa, una delle più importanti religiose musiciste dell’epoca.
La realizzazione del basso continuo è affidata alla tiorba, strumento a corde della famiglia del liuto, particolarmente diffuso nel Seicento per le sue qualità nell’accompagnare voci e strumenti. Sono inoltre eseguiti alcuni brevi brani strumentali, che permettono di ascoltare le peculiarità della tiorba anche nella sua veste solistica.



Programma completo:

Barbara Strozzi (1619-1677) O Maria
Giovanni Felice Sances (1600-1679) Stabat Mater dolorosa
Bellerofonte Castaldi (ca. 1581-1649) Sonata Forastiera n. 1
Alessandro Grandi (1586-1630) O quam tu pulchra es
Claudia Sessa (1570-1613/19) Occhi io vissi
Johann Hieronimus Kapsberger (1580-1651) Preludio primo
Claudio Monteverdi (1567-1643) Laudate Dominum

CONCERTO PER SANTA MARTA
Laudate Dominum, Musica sacra del Seicento italiano
Anna Rita Pili soprano
Sofia Ferri tiorba



Anna Rita Pili
Diplomata presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “O. Vecchi-A. Tonelli” di Modena sotto la guida di Tiziana Tramonti, ha approfondito la conoscenza della musica antica  con Lavinia Bertotti. Ha conseguito il Diploma Superiore di Secondo livello in Canto Rinascimentale e Barocco presso il Conservatorio “A. Boito” di Parma, sotto la guida Sergio Foresti. Si è esibita come solista e in ensemble in varie rassegne e festival tra cui Grandezze & Meraviglie (Modena), Sagra Musicale Lucchese (Lucca), Festival Internazionale di Musica Antica di Monza e Brianza (Monza), I Tesori di Orfeo (Pavia), Marchesato Opera Festival (Saluzzo), Barocco in San Rocco (Parma), Passaggi - Mugello Arts Festival (Vicchio), Festival Antonio Vivaldi (Castrovillari), FIMU Ville de Belfort e Alp’ y Classique Montgenève (Francia), Oude Musiek (Olanda), Museumsnacht Festival Koeln e il Festival Alter Musik Bernau (Germania). Ha collaborato con ensemble quali: Ensemble Coranto, Il Giardino delle Muse, Silentia Lunae. Collabora attualmente con Effimere Corde, I Madrigalisti Estensi, La Concordanza diretto da Irene de Ruvo e Conserto Vago diretto da Massimo Lonardi. Inoltre si esibisce in duo con la clavicembalista Paola Barbieri e la liutista Elisa La Marca. Ha ha suo attivo ruoli nel Ballo delle Ingrate e nelle opere L’Orfeo di Monteverdi, Dido and Aeneas di Purcell, La púrpura de la rosa di Torrejon y Velasco, nell'oratorio La conversione di Maddalena di Bononcini e nel dramma sacro di Pergolesi San Guglielmo, Duca d’Aquitania. La sua curiosità la porta ad approfondire anche altri repertori, in particolare dal 2008 si esibisce con Marammè, ensemble italo-tedesco che sviluppa un’originale percorso di ricerca intorno alla musica tradizionale del Sud Italia, con il quale ha inciso il disco Terre senz’acqua.
 

Sofia Ferri
Nata nel 1990, ha studiato chitarra classica nei Conservatori di Fermo e Novara con Claudio Marcotulli, Maurizio Grandinetti e Guido Fichter. Nel 2011 si diploma in chitarra con il massimo dei voti, perfezionandosi poi con Andrea Dieci e Bruno Giuffredi presso l'Accademia Chitarristica “G. Regondi” di Milano. Ha frequentato masterclass tenute da W. Zanetti, E. Casoli, M. Mela, A. Tallini ed altri. Nel 2015 consegue, con lode, il Diploma Accademico di II livello in Chitarra ad indirizzo interpretativo. Si è diplomanta con lode in liuto presso l’ISSM “F. Vittadini” di Pavia nella classe di Massimo Lonardi. Approfondisce la prassi esecutiva della musica antica con U. Nastrucci ed E. Mascardi.  Ha collaborato con diversi ensemble fra i quali Accademia dell’Annunciata, Giardino di Delizie, Astrarium Consort, La Selva Armonica, Orchestra Barocca di Cremona, Effimere Corde, Armonia Verticale, Tripla Cadenza, Trio Fontana ed altri, esibendosi in rassegne e festival fra i quali Festival Internazionale del ‘700 musicale napoletano, Bologna Festival, Agapé (Ginevra), Festival Vivaldi (Castrovillari), Concerti d’Autunno (Napoli), L’Architasto (Roma), Musica a San Vincenzo (Sesto Calende), Classica da Mercato (Bologna), MoviMenti (Castelfranco Emilia), Filosofarti (Gallarate), Le Musiche del Grimani (Venezia), I Tesori di Orfeo (Pavia), Festival di Bellagio e del Lago di Como, Cortili in musica (Pavia), Appuntamenti musicali della Fondazione Piacenza e Vigevano. Con L’Accademia dell’Annunciata ha registrato per Universal un Concerto per viola e orchestra di A. Appignani (2021). Con il Giardino di Delizie ha inciso per DaVinci e Brilliant Classics due monografie dedicate rispettivamente a Isabella Leonarda e Carlo Mannelli e, con l’Orchestra Barocca di Cremona, un disco dedicato a trascrizioni dei Concerti di Corelli dell’op. 6 (2019) e un doppio CD con il Vespro della Beata Vergine di Francesco A. Urio (2021) per Urania Records.
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