Colico: la Procura chiede sei mesi per il titolare di un'officina

6 mesi di reclusione e 3000 euro di ammenda: è la pena chiesta quest'oggi dal vice procuratore onorario Mattia Mascaro per G.A., procuratore e consigliere di un'officina di Colico, che, secondo la Procura della Repubblica sarebbe colpevole di inquinamento acustico e gestione non autorizzata di rifiuti.
La vicenda giudiziaria che ha visto, suo malgrado, protagonista il 45enne era approdata a Palazzo di Giustizia in seguito ad un esposto presentato al comune di Colico da parte del vicinato, che ha portato l'ARPA ad effettuare una serie di controlli all'interno dello stabilimento.
L'accusa vorrebbe che l'azienda superasse il limite di rumore consentito sia di giorno che di notte (11 sarebbero stati i decibel toccati durante le ore diurne) e che conservasse 500 litri di “materiale pericoloso” (ovvero gli oli di scarto) in condizioni non idonee, con rischio di riversamenti nel vicino torrente Perlino.
Nell'udienza odierna il giudice Gianluca Piantadosi, dato un impedimento del difensore, ha potuto prendere atto solo della richiesta di condanna: per le conclusioni della difesa, rappresentata dall'avvocato Stefano Pelizzari del foro di Lecco, oggi sostituito dalla collega Alessandra Maggi, si dovrà attendere il prossimo 21 ottobre.
F.F.
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