UP–Un Percorso/58: una facile camminata tra i pascoli in direzione del Rifugio Ombrega

Un grazioso rifugio circondato dalla natura, al quale si arriva tramite un sentiero facile e alla portata di tutti. Situato in cima alla Val Marcia, nei dintorni di Premana, è raggiungibile sia dal comune della Valvarrone che dall’Alpe Paglio, sopra Casargo, in Alta Valsassina, con una bella e semplice escursione. Stiamo parlando del Rifugio Ombrega. Una camminata, quella che vi presentiamo in questa nuova puntata della rubrica UP – Un Percorso, che non presenta difficoltà: il sentiero dall’Alpe Paglio è sempre largo e le pendenze sono modeste. Sebbene sia un po’ lungo (poco più di 8 chilometri), il dislivello in salita è di appena 360 metri e quello in discesa di 160 metri. In virtù di queste sue caratteristiche, è un’escursione decisamente alla portata di tutti. Tuttavia, bisogna fare attenzione nei mesi più caldi dell’anno: un lungo tratto del percorso è esposto al sole. Complessivamente la passeggiata dura due ore.

Partenza: Alpe Paglio (1.386m slm)
Arrivo: Rifugio Ombrega (1.580m slm)
Lunghezza: 8,4 km
Dislivello in salita: +360m
Dislivello in discesa: -160m
Durata: 2 ore
Difficoltà: E
Adatto ai bambini: sì



La partenza dell’escursione che vi presentiamo oggi è l’Alpe Paglio, facilmente raggiungibile in auto da Casargo e dall’Alta Valsassina: lì è possibile parcheggiare con una tariffa giornaliera di 3 euro. Sulla destra del posteggio si trova un grande pannello giallo con le indicazioni per le principali località raggiungibili dall’Alpe. Seguendo la strada forestale che parte da lì, in circa 15 minuti si approda ai Piani delle Betulle (traguardo finale della funivia che parte da Margno).



Attraversiamo i bei prati della zona e, all’estremità opposta rispetto a quella da cui siamo arrivati, proseguiamo sulla larga strada forestale che s’inoltra nel bosco. In poco tempo sbuchiamo nei pressi dell’Alpe Ortighera, una graziosa località dove alcune baite si affacciano con una bellissima vista che arriva ad abbracciare un pezzetto del Lago di Como e il Monte Rosa.
Continuiamo a camminare sulla strada, che ora sale con pendenze un po’ più ripide. Questo tratto di sentiero è tutto in mezzo ai pascoli e non ci sono più gli alberi a riparare dal sole. Dopo un’ora dalla partenza arriviamo alla località Larice Bruciato (1.708m slm). Qui, a sinistra, possiamo salire al Cimone di Margno (circa 20 minuti), ma noi, invece, dobbiamo proseguire sulla strada principale (indicazioni per Rifugio Santa Rita – Pizzo Tre Signori).

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La località Larice Bruciato è circa a metà cammino. La buona notizia però è che la salita è finita e inizia un lungo tratto di blanda discesa. Pochi minuti dopo arriviamo alla Bocchetta di Olino (1.640m slm), dove si apre uno scorcio di vista sulla Valsassina. Proseguiamo oltre e, dopo mezz’ora dal Larice Bruciato (circa 90 minuti dalla partenza), ci troviamo a un bivio: a destra si va verso il Rifugio Santa Rita, a sinistra invece si continua a scendere in direzione del Rifugio Ombrega, indicato a mezz’ora di distanza.



Seguendo le indicazioni (ma è davvero difficile sbagliare!) continuiamo sul largo sentiero che alterna tratti pianeggianti ad altri di modesta discesa. I cartelli non mentono e dopo 30 minuti esatti (2 ore dall’Alpe Paglio) arriviamo al Rifugio Ombrega (1.580m slm), che fino all’ultimo rimane nascosto alla vista. Lì si mangia molto bene e si può ammirare una bella vista su Premana, in lontananza. Per il ritorno si può ripercorrere lo stesso sentiero dell’andata.

Michele Castelnovo
www.trekkinglecco.com
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