Lecco, PGT ed economia: 'il Comune punti sul turismo e investa per migliorare la viabilità'

Si è concluso con un affondo sulle Economie urbane e rurali il “tour” delle Linee guida linee approvate dal consiglio comunale di Lecco in vista della variante generale al Piano di governo del territorio (Pgt). Durante il terzo forum, seguito a quello più specificamente urbanistico e a quello dedicato alla sostenibilità, l’assessore Giuseppe Rusconi ha assicurato che tutti gli interventi ascoltati in questo mese saranno “messi a sistema e resi pubblici per far partire un confronto con i cittadini, con lo scopo di ascoltare e dialogare con tutti coloro che sono interessati al bene e al futuro della città”.

Lecco vista dalla vetta del Resegone

Ad aprire il dibattito la vice-presidente vicaria di Confartigianato Imprese Lecco Ilaria Bonacina che ha subito messo sul tavolo quella che è una delle difficoltà più grosse delle aziende lecchesi, ovvero quella “delle reti infrastrutturali”: “Il collegamento con la Valtellina diventerà molto importante in vista delle Olimpiadi e la Lecco-Bergamo è un disastro. La sicurezza della rete viaria deve essere una priorità”. L’altro “filone” che Bonacina ha voluto suggerire all’amministrazione comunale è quello di “puntare sull’attrattività e sulla competitività del territorio” attraverso lo sviluppo delle zone sensibili della città - come il Bione, la Piccola, il Tribunale e l’ostello - e dell’offerta turistica.
“Una Lecco pulita, accogliente, bella e fruibile al turista: questa è la Lecco che Confcommercio vuole - ha esordito il presidente  - Quello che vogliamo non è una città snodo, dove basta un piccolo incidente e si blocca tutto. La città deve essere attrattiva, deve invogliare le persone a fermarsi e a trascorrere del tempo. Lecco deve diventare a tutti gli effetti una città turistica e una città universitaria e per farlo deve porre attenzione alla sicurezza, alla creazione di centri aggregativi per i giovani e alla questione della viabilità”. Tre i suggerimenti: “porto, percorsi con i battelli e creazione di una piccola tangenziale per non intasare il centro che dovrebbe invece essere pedonale”.
Quello dei trasporti è un tema evidenziato anche da Lionello Bazzi, presidente Confesercenti: “Come Lecco si colleghi alle altre città del territorio è un aspetto centrale e noi crediamo che debbano stabilirsi dei rapporti con gli altri enti e con gli enti superiori per sviluppare vie alternative su ferrovia e via lago per intasare meno il traffico. Il fatto che tutti arrivino a Lecco con l’auto determina traffico e ingorghi e bisogna individuare delle alternative”. Anche Bazzi ha poi sottolineato la centralità del turismo come ambito di sviluppo della città post industriale.

A parlare delle “economie rurali” è stato Emanuele Bezzi, segretario di zona di Coldiretti che ha ricordato come “la valorizzazione di un luogo come Lecco non può prescindere dall’ambito rurale”, un tema questo che pone diverse questioni: in primis la tutela delle zone a vocazione agricola e il consumo di suolo zero. “Si tratta di aspetti che rappresentano una necessità anche nell’ottica dello sviluppo della vocazione turistica della città così come dal punto di vista commerciale. La vicinanza tra contesto agricolo e urbano va sviluppata in modo intelligente”.

Tra i “cittadini” presenti è invece intervenuto Bruno Marando che nel suo discorso ha sottolineato due aspetti che dovrebbero essere centrali nel prossimo Pgt: da un lato la valorizzazione dei rioni e dall’altro il ruolo di una regia che governi i vari processi di sviluppo, oggi che assistiamo allo smembramento e all’accorpamento con altri territori degli enti di secondo livello più che mai necessario. A chiudere il cerchio l’architetto Ferruccio Favaron che ha posto l’attenzione sulla carenza di servizi che caratterizza la città e “fa scappare le persone altrove, dove c’è più coesione urbana”.
M.V.
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