Olginate: don Davide Marchio festeggia con la comunità i 10 anni di ordinazione
È stata una fortuita ma piacevole coincidenza il fatto che l’anniversario dei dieci anni di ordinazione sacerdotale di don Davide Marchio cadesse proprio durante i tre mesi che il prete missionario, da anni impegnato in Ecuador, si è concesso nella sua Olginate.
Ha aperto il suo intervento con una piccola confessione don Davide: “È strano per me festeggiare dieci anni di sacerdozio perché è come se sentissi che ancora non ho iniziato, che è ancora tutto da fare, ma è una sensazione anche bella sapere di essere accompagnati”.
Don Davide
“Il caso ha voluto che il suo rientro in Italia coincidesse con i dieci anni di ordinazione e questo ci fa molto piacere – ha esordito don Matteo – Dieci anni sono un pezzo importante di cammino e certamente don Davide festeggerà bene questo passaggio con la sua comunità, che sappiamo non essere noi, ma è dove vive, l’Ecuador, le persone a cui dedica la vita”.Ha aperto il suo intervento con una piccola confessione don Davide: “È strano per me festeggiare dieci anni di sacerdozio perché è come se sentissi che ancora non ho iniziato, che è ancora tutto da fare, ma è una sensazione anche bella sapere di essere accompagnati”.
L'abbraccio con don Matteo
“Questa è una frase che ho sentito da amici, famigliari e da persone che mi hanno voluto bene - ha ammesso don Davide – Loro mi hanno detto questo, ma ora potrebbero protestare e dire che non è vero o che non lo pensano, ma il fatto è che questa non è una cosa che si dice con le parole. Puoi dirmi quello che vuoi, ma la tua vita dice qualcos’altro, e dice una verità più grande di te. Io voglio ringraziare tutte quelle persone che mi hanno insegnato ad amare, a regalarsi agli altri, mi hanno insegnato che amare è gratuità, che non ci guadagni e puoi persino perderci; mi hanno insegnato che amare è perdonare”.Don Matteo
Come segno di gratitudine, nel corso dell’omelia la comunità parrocchiale ha voluto omaggiare don Davide con alcuni doni, in particolare paramenti liturgici di diversi colori e una valigetta con un computer portatile: “Sappiamo che ti serve per poter rimanere in contatto con noi” ha detto don Matteo.
E.Ma.