Monte M.: nuova vita per la 'Madonna de la val' grazie al sig. Carmelo

Nuova vita per la "Madona de la val". L'amata cappelletta visibile nei pressi del torrente Prisa in via Manzoni 62 a Monte Marenzo - legata appunto al nome di Maria nonostante al suo interno ci sia un Crocifisso - è infatti tornata al suo originario splendore grazie all'impegno del signor Carmelo Morello, che a titolo del tutto volontario ha pensato di recuperare il piccolo luogo di culto togliendo tutta l’erba, ritinteggiando la parete di bianco e il cancelletto metallico di marrone, per poi rifare il tettuccio.



Il torrente che scorre alle spalle della cappelletta

La cappelletta, oltre ad avere un significativo valore devozionale, racchiude in sè anche tantissimi ricordi del passato, come racconta Angelo Fontana: "Negli anni '50 nelle nostre case non c’era l’acqua corrente perciò le donne, fra cui anche mia mamma Pierina, si munivano di un secchio di ferro zincato, o una cesta di vimini, che riempivano di panni, e si recavano a "la val” per fare il bucato. I vestiti venivano lavati con il sapone di Marsiglia, e questo lavoro richiedeva “olio di gomito”, cioè tanta energia per voltarli e rivoltarli usando la spazzola, per poi sbatterli sulla pietra per strizzarli. Quanta pazienza e quanta fatica! Alcune mamme portavano anche i figli, che si divertivano a sollevare le pietre nel letto del Prisa per cercare i gamberi, perché l’acqua, a quei tempi, era così bella chiara e trasparente da far vedere il fondo".





"A quei tempi - prosegue Fontana - all'interno della cappelletta c'era un quadro raffigurante una Madonna; poi con gli anni si è sbiadito, tanto che non si vedeva più niente... Una famiglia che abitava nelle vicinanze ha messo al suo posto un crocifisso, davanti al quale molte persone si fermavano a pregare, ad accendere dei ceri votivi e ad addobbarlo con fiori freschi. Ma con il passare degli anni la cappelletta si è scrostata sempre più, il cancelletto è diventato tutto arrugginito e vi sono cresciute erbacce di ogni tipo. Grazie al signor Carmelo ora è ritornata a nuova vita. A nome della Polisportiva di Monte Marenzo (Area Sociale) gli esprimo quindi il più sentito ringraziamento per essersene preso cura. Doverosa una menzione anche a Giorgio Carenini per aver restaurato il Crocifisso e a Giulio Mazzoleni per averci regalato i coppi per il tettuccio della cappelletta".
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.