Calolzio: 'intrusi' all'origine dell'incendio nella ex Frassoni di via Locatelli. Con il rogo si torna a parlare di sicurezza e riqualificazione

Parrebbe esserci un'intrusione non autorizzata all'origine del devastante incendio scatenatosi quest'oggi all'alba all'interno dell'ex Frassoni di via Locatelli a Calolzio. Del resto un rogo del genere, in uno stabile sostanzialmente abbandonato, non si origina dal nulla.

L'allarme è scattato prima delle 5 del mattino, quando già i bagliori provenienti dal complesso - in disuso da una trentina d'anni dopo essere stato sede di una ditta produttrice di articoli per il giardinaggio - rischiaravano a giorno l'area compressa tra la stazione ferroviaria e la Lecco-Bergamo, a due passi dalla sede delle Poste.

Composto il numero unico per le emergenze dal Comando dei Vigili del Fuoco di Lecco sono state prontamente inviate a Calolzio più squadre con il supporto anche di personale del distaccamento volontario di Valmadrera.

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I pompieri, con autoscala e autobotti, hanno lavorato per quasi tre ore per arginare dapprima il rogo e provvedere poi alla bonifica dell'area, passata infine al setaccio anche nelle parti non interessate dall'incendio - divampato dagli ex spogliatoi della Frassoni, risparmiando l'abitazione e la struttura che si affacciano direttamente su via Locatelli - per tutte le verifiche del caso, alla presenza del funzionario dei VVF, della squadra NIAT (nucleo investigativo antincendio territoriale) nonché dei Carabinieri della Stazione del paese, del vicesindaco Aldo Valsecchi (accorso per accertarsi di persona dell'accaduto) e del proprietario del complesso accompagnato dal calolziese che fa da "custode" dell'immobile, di cui solo una piccola parte è usata come deposito di materiale.

Proprio quest'ultimo ha spiegato come in passato erano stati presi provvedimento per evitare accessi indesiderati, non avendo però sentore di un utilizzo improprio dei locali nell'ultimo periodo, pur avendo trovato recentemente un cappellino, a riprova di come qualcuno effettivamente si fosse avventurato quantomeno nel "cortile" dell'ex Frassoni.

 

L'incendio odierno, dunque, riaccende l'attenzione da una parte sul tema "sicurezza" nell'area della stazione e dall'altro sul tema del recupero del patrimonio immobiliare dismesso. Si immaginava infatti una trasformazione "residenziale" dell'ex fabbrica andata a fuoco nottetempo come pure dello stabile dell'altro lato della strada e del vicino ex albergo. Un "sogno" rimasto tale, con tutte le conseguenze del caso.

A.M.
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