Laorca ritrova don Antonio Barone a 65 anni dalla sua prima Messa

C’era ancora il rito in latino, in quel lontano 1957, quando don Antonio Barone celebrò la sua prima Messa da novello sacerdote, nella Parrocchiale dei santi Pietro e Paolo a Laorca, dopo essere stato ordinato il giorno precedente nel Duomo di Milano dal cardinale Giovanni Battista Montini che, nel 1963, diventerà il pontefice Paolo VI. La società civile usciva dalle ristrettezze del dopoguerra e conosceva spazi e dimensioni nuove. Nelle famiglie, nelle case, oltre che nei circoli e nei locali pubblici, era entrata quella che venne anche definita “la scatola delle meraviglie”, ovvero la televisione che accompagnerà un consistente cambiamento di consuetudini e costumi. Da allora le trasformazioni sono state tante, e non solo da attribuirsi a quelle che un libro recente ha definito “oggetto misterioso e incantato che può rappresentare la miglior chiave interpretativa della società contemporanea”.



A 65 anni dalla sua prima Messa Mons. Antonio Barone è risalito ieri mattina all’altare della sua Parrocchiale, in una chiesa gremita di fedeli, amici e conoscenti, tra i quali anche padre Silvano, missionario dehoniano impegnato tra i pigmei in Congo, che ha svolto in anni trascorsi un incarico pastorale come coadiutore a Laorca. C’erano, tra i concelebranti, il parroco don Claudio Maggioni, il collaboratore don Marco Bassani e il diacono permanente Alberto Tritini. Ha accompagnato la celebrazione eucaristica il Coro del COE, Centro Orientamento Educativo, di Barzio, presente in Africa con unità operative missionarie.
Nel corso della celebrazione eucaristica è stata benedetta e inaugurata la casula mariana offerta alla Parrocchia in memoria del sacrestano Mario Dell’Oro, volontario nel tempo libero dalla sua professione di orologiaio. All’esterno, nel piazzale della chiesa, il Corpo musicale Brivio del quartiere di Rancio ha eseguito le sue musiche prima e dopo la Messa, che ha visto alla conclusione un momento di simpatico incontro popolare. Non sono mancati ricordi e memorie della Laorca di ieri, del parroco don Luigi Invernizzi, che accompagnò don Antonio all’altare della prima Messa. Vi è stato anche un pensiero commosso per il compagno di studi in seminario e di ordinazione don Carlo Spreafico, deceduto a nemmeno 32 anni sulle pareti della Grignetta, dove si era recato per una giornata di svago e di riposo quando era coadiutore a San Vittore Olona.



Nel tardo pomeriggio il simulacro della Madonna del Carmine è stato portato in processione, partendo dalla chiesetta di San Giovanni sotto le grotte al cimitero per raggiungere la Parrocchiale dei santi Pietro e Paolo, passando dall’oratorio San Giuseppe. La processione è stata presieduta da don Giacomo Ferraglio, sacerdote nativo di Laorca, che festeggia il 35° anniversario di ordinazione ed è attualmente parroco nella diocesi di Piacenza. Anche il corteo è stato accompagnato dalle note del Corpo Musicale Brivio.
Lunedì 18 luglio, alle ore 18, nel programma della festa, verrà celebrata una Messa nella chiesa di San Giovanni al cimitero, per tutti i defunti della comunità laorchese e in particolare per quelli dell’ultimo anno.
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