Olginate: 30enne lascia i domiciliari per... andare in vacanza. Trovato dai carabinieri

Il suo nome era già rimbalzato sulla stampa locale ormai sei anni fa quando a colpi di mazza aveva danneggiato una cappella in via San Rocco a Olginate. In stato d'alterazione aveva “aggredito” l'effige mariana, danneggiando una mensola, dei vasi di fiori e il sistema di illuminazione, prendendosela poi anche con i Carabinieri tanto da finire in arresto con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale nonché di detenzione di sostanze stupefacenti all'esito della perquisizione disposta presso il bungalow del campeggio di Garlate dove, in quel periodo, viveva. Qualche grammo di hashish gli era costato un'ulteriore accusa in più da cui difendersi, venedo poi sottoposto su richiesta del difensore a perizia psichiatrica.
Ieri la sua foto è rimbalzata sui social, di gruppo in gruppo, con i parenti in apprensione per la sua improvvisa scomparsa da casa, dove si trovava ristretto – per altra vicenda – ai domiciliari.
Oggi il trentenne, a distanza di qualche giorno dalla sparizione, è stato trovato. Sano e salvo. Ma dai Carabinieri. E ben lontano da Olginate. Da quanto è stato possibile apprendere, il giovane si sarebbe infatti allontanato dalla sua abitazione per... andare in vacanza, in Sardegna.
L'accertamento della sua mancata presenza nel luogo dove avrebbe dovuto rimanere, ha fatto scattare le ricerche, venendo considerato a tutti gli effetti un "evaso". Le indagini si sono chiuse a stretto giro, con gli uomini dell'Arma che hanno trovato il ragazzo al mare. Le ferie le ha concluse dunque... al fresco. Per lui è scattato infatti l'arresto.
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