Festa a Laorca per mons. Barone: 65 anni di sacerdozio

La tradizionale festa compatronale della terza domenica del mese di luglio, per la Madonna del Carmine, nella parrocchia lecchese di Laorca, assume quest’anno contenuti di straordinaria celebrazione per mons. Antonio Barone, che festeggia i 65 anni di sacerdozio.
Mons. Barone presiederà la Messa solenne delle ore 10.30 di domenica 17 luglio, ricordando quel lontano 1957 quando furono ben due i sacerdoti novelli di Laorca: oltre a don Antonio c’era don Carlo Spreafico, scomparso purtroppo in montagna, sulla Grignetta, sopra i Piani Resinelli nell’agosto 1962, quando non aveva ancora 32 anni. Era coadiutore a San Vittore Olona, vicino a Legnano, e per un  giorno di riposo e di svago era tornato nel lecchese, sulle pareti della Grignetta che gli era particolarmente cara.

Antonio Barone durante una celebrazione solenne

Don Antonio Barone, appena ordinato prete, fu destinato, come coadiutore, presso la prevostura dei Santi Pietro e Paolo a Saronno. E’ stato poi prevosto di Santo Stefano a Tradate e, quindi, vicario episcopale per la zona di Sesto San Giovanni.
Nelle varie celebrazioni degli anniversari sacerdotali merita di essere sottolineata quella del 40°, nel 1997. Il vicario generale mons. Giovanni Giudici, il numero due della diocesi di Milano, dopo il cardinale arcivescovo Carlo Maria Martini, arrivò a Laorca per partecipare alla Messa solenne del 40° di sacerdozio di mons. Antonio. Giudici diede lettura di un messaggio augurale del cardinale Martini dove si ricordava anche mamma Angioletta Barone, scomparsa alla veneranda età di 102 anni.
Quella domenica del 40° anniversario don Antonio concelebrò con il vicario episcopale di Milano, mons. Erminio De Scalzi e con don Angelo Ronchi, suo coetaneo del 1929, prima coadiutore a Maggianico e poi parroco a Pescate. Era allora parroco di Laorca don Angelo Galbusera, pure coetaneo di mons. Barone. Entrambi rappresentarono i coscritti del festeggiato; una delegazione di questi ultimi portò i doni dell’offertorio all’altare della celebrazione eucaristica.
La Messa del 40° deve essere particolarmente ricordata perchè al termine della stessa mons. Antonio Barone comunicò ai fedeli il nuovo incarico ricevuto dall’arcivescovo cardinale Carlo Maria Martini. Era il ruolo di visitatore, alias coordinatore, delle missioni africane che dipendono dalla diocesi di Milano e dove operano clero, suore e volontari ambrosiani. E’ da allora, quindi da un quarto di secolo, che mons. Barone è divenuto più africano che italiano, dimostrando straordinaria salute e forma fisica in trasferte aeree ed in notevole permanenza nelle zone dove operano i missionari Fidei Donum, che sono sacerdoti della diocesi di Milano.

Laorca 1957: da sinistra don Carlo Spreafico e don Antonio Barone con i rispettivi genitori il giorno della prima Messa

Insomma, è ormai una presenza che dura da numerosi anni, tanto è vero che a Laorca, quando si parla di don Antonio, qualcuno aggiunge il termine “l’africano”. Alcuni assicurano che la nostalgia dell’Africa è ancora presente in mons. Barone.
La Messa solenne del 65° sarà coordinata da don Claudio Maggioni, parroco della comunità pastorale della vallata del Gerenzone, affiancato da don Marco Bassani e dal diacono permanente Alberto Treccini. Vi sarà l’accompagnamento musicale del coro COE di Barzio, il Centro Orientamento Educativo presente in Africa.
A.B.
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