Lecco, nuovo municipio: in consiglio fanno discutere i 122mila euro al Politecnico per un altro studio

Due le variazioni al bilancio di previsione triennale che la giunta ha adottato con urgenza e che il consiglio comunale lecchese è stato chiamato a ratificare lunedì sera non senza polemiche. È stato l’assessore Roberto Pietrobelli a illustrare le due delibere, contenenti ciascuna diverse variazioni. Non ha fatto molto discutere la prima, se non appunto per il carattere d’urgenza contestato da Forza Italia, avente a oggetto l’affidamento della progettazione di un nuovo servizio giovani a fronte di un contributo della Regione Lombardia di 114mila euro; il rinnovo del contratto con la cooperativa DueMani per 36mila euro a fronte di una proroga della convenzione in attesa della nuova coprogettazione; l’affidamento del servizio di postalizzazione dei verbali della Polizia locale che andava disposto entro giugno; il rinnovo dell’Infopoint finanziato con 40mila euro dalla Camera di commercio; l’apertura di una gara per la videoserveglianza parchi per 80mila euro e per l’acquisto di un’auto per la Polizia locale per 30mila euro sempre tramite un contributo di Regione Lombardia e infine una variazione del capitolo di spesa all’interno del quale viene versato l’onere per l’occupazione dello spazio dell’archivio Badoni.

L'ex Deutsche Bank
È stata la seconda delibera che ha però infiammato la discussione a Palazzo Bovara, non tanto per i 32mila euro aggiuntivi richiesti dai Cres comunali per il numero maggiore di iscritti rispetto al previsto, quanto per i 100mila euro oltre a Iva che il Comune pagherà al Politecnico di Milano per realizzare uno studio di fattibilità e comparazione tra tre diverse ipotesi per la futura sede del municipio: riqualificazione di via Marco d’Oggiono come previsto dalla precedente amministrazione comunale, acquisto e ristrutturazione dell’edificio della ex Deutsche Bank in piazza Garibaldi o realizzazione ex novo di una terza sede. Stefano Parolari della Lega ha definito questo provvedimento “senza logica”, mentre Emilio Minuzzo di Forza Italia ha ribadito che "permangono delle perplessità in ordine ai tempi, al progetto, all’assenza del dibattito e ai soldi che continuano a essere spesi a causa di questa incertezza. Il danno erariale si sta allargando considerevolmente e alcuni passaggi non sono più derogabili, in primis quelli che riguardano la sicurezza di dipendenti e utenti. Ad oggi abbiamo perso due anni e tanti soldi”. Non presente in Aula per ragioni di salute, nel pomeriggio sul punto si era espresso anche Corrado Valsecchi (Appello per Lecco) annunciando due esposti alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica.

Se il capogruppo di Fattore Lecco Matteo Ripamonti ha difeso la scelta della giunta, dicendo che in questo modo “andiamo a fare delle valutazioni con dati più precisi”, è stato il portavoce dei dem Pietro Regazzoni a sottolineare che la terza variazione di questo provvedimento avrebbe meritato qualche parola in più. Il riferimento è allo stanziamento di 8.135.000 euro, con un contributo regionale di 5 milioni su cinque anni, per la riqualificazione della scuola primaria De Amicis di via Amendola: “Il tessuto sociale del quartiere ha avuto difficoltà negli ultimi anni e investire sulla scuola è la risposta migliore per il rione, per l’ambiente e in prospettiva per il nostro bilancio”, tornando poi alla questione del municipio Regazzoni ha ricordato che “abbiamo sempre detto che vogliamo dati certi prima di decidere e fare uno studio comparativo va in questa direzione”. Anche il capogruppo della sinistra Alberto Anghileri ha sottolineato l’importanza dell’intervento alla De Amicis “per pensare a un modello di scuola diverso e rendere più attrattiva una scuola che si stava trasformando in un ghetto per bambini stranieri”.
M.V.
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