Lecco, trasporto nel lago: mozione per riportare la competenza nei territori


Un piccolo segnale per smuovere le istituzioni sovracomunali a sbloccare un problema “burocratico” che da oltre vent’anni rende più complicata la gestione del trasporto lacuale sui territori. Si tratta di una mozione presentata dal capogruppo di Fratelli d’Italia Giacomo Zamperini e sulla quale anche la maggioranza, con un emendamento, ha poi trovato la convergenza.

L’iniziativa ha preso le mosse da una circostanza molto tecnica che riguarda la competenza in materia di trasporto lacuale appunto, competenza che secondo una legge nel 2000 avrebbe dovuto passare dallo Stato alle Regione per poi declinarsi sui territori, ma che di fatto è rimasta incastrata a Roma, rendendo più difficoltoso per una realtà come Lecco gestire e organizzare gli spostamenti nel lago con il trasporto pubblico che anzi sono stati nel tempo tagliati e depotenziati: “La mozione nasce dall’esigenza di dare risposte concrete a un problema concreto, nella speranza di dare una spinta e un impulso affinché si risolva questo problema” ha chiarito Zamperini. Il documento chiede infatti che la giunta si impegni per stimolare la completa regionalizzazione di questo servizio e per trovare le risorse necessarie ad appianare le perdite passate, oltre che a utilizzare i fondi del PNRR per elettrificare alcuni battelli e individuare fonti alternative e sostenibili di alimentazione, così da avere benefici sia sul trasporto pubblico lacuale sia sull’attrattività della città.

Il provvedimento è stato approvata da consiglio comunale di Lecco con 22 voti a favore e due di astensione della Lega: “Negli anni i servizi sono stati tagliati, Lecco era più turistica quando era industriale ed è ridicolo che i trasporti e la navigazione dei laghi siano gestiti a Roma” ha commentato Stefano Parolari.
M.V.
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