Lecco: aggressione per la cacca del cane, prosegue il processo

Non sarebbe stato nuovo alle “minacce” nei confronti di passanti a passeggio con il cane: è quanto emerso oggi in aula nel processo penale incardinatosi presso il Tribunale di Lecco a carico del lecchese L.A. per aver aggredito con una pala un 55enne originario della Repubblica Ceca. Ora si trova a rispondere dell'accusa di lesioni aggravate.
La vittima dell'aggressione, che nel corso della scorsa udienza ha avuto modo di raccontare la propria versione dei fatti in qualità di parte civile (assistito dall'avvocato Ruggero Panzeri del foro di Lecco), il 29 marzo 2021 avrebbe semplicemente transitato davanti alla proprietà dell'imputato con al guinzaglio il proprio anziano pastore tedesco.
L.A. non sarebbe invece arrivato per poco alle mani, ironia della sorte, con il dirimpettaio del 55enne, oggi chiamato a deporre come testimone davanti al giudice Giulia Barazzetta: “stavo parlando con i suoi vicini di casa, quando mi è venuto venuto vicino con fare minaccioso con i pugni alzati” ha dichiarato il teste. “Diceva che il mio cane continuava a defecare davanti a casa sua, cosa non vera, poi mi ha minacciato dicendo che mi avrebbe fatto mangiare gli escrementi della mia cagnolina”.
Pare che il movente dell'aggressione ai danni del Ceco sarebbero sempre state le deiezioni dei cani lasciate davanti alla villetta del Lungolario Piave, questo almeno secondo quanto ricostruito dalla stessa persona offesa. Già almeno un paio di volte, infatti, prima dei fatti di marzo 2021 L.A. avrebbe intimato in malo modo alla persona offesa di raccogliere i bisogni del proprio cane con frasi come: “ti faccio vedere io cosa vuol dire prendere per il culo un italiano. Adesso porti a casa la tua merda”.
Per l'esaurimento della fase istruttoria, con l'audizione dei testimoni della difesa (rappresentata dagli avvocati Manuela Stucchi e Elia Campanielli) e l'esame imputato, il giudice Barazzetta ha rinviato al 5 dicembre.
F.F.
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