UP – Un Percorso/56: l'impegnativa Cresta della Giumenta a Lecco

Dopo la capatina in Grignone di settimana scorsa, per questa nuova puntata di UP – Un Percorso torniamo a Lecco e sul Resegone. Dopo aver conosciuto il tracciato per raggiungere la Capanna Alpinisti Monzesi al Passo del Fo’ da Versasio, in questo numero vediamo la Cresta della Giumenta: un sentiero attrezzato, per escursionisti esperti, molto esposto, che in filo di cresta collega proprio il Passo del Fo’, sul Resegone, con la vetta del Monte Magnodeno. Forse non tutti la conoscono, ma chiunque sia stato a Lecco almeno una volta non può non averla vista perché chiude a sud l’anfiteatro delle vette.



Come dicevamo, il sentiero è attrezzato con catene, decisamente impegnativo ed esposto ma, se affrontato con consapevolezza e in sicurezza, anche divertente. È per escursionisti esperti; si sconsiglia assolutamente di affrontarlo a chi è alle prime armi. Tuttavia, anche se alcuni cartelli in loco raccomandano l’utilizzo di un kit da ferrata, ci sentiamo di dire che l’imbrago non è necessario. Per una maggiore sicurezza, tuttavia, può essere utile indossare un caschetto protettivo.
Di solito si consiglia si partire dal Magnodeno, così da fare in salita, e non in discesa, il tratto in cui si fa più dislivello, dove il fondo è molto scivoloso. Tuttavia, può essere percorso senza grossi problemi anche partendo dal Passo del Fo’, pur prestando sempre la massima attenzione; in questo articolo presentiamo proprio quest’ultima possibilità. Inoltre, la Cresta della Giumenta può essere concatenata con altri sentieri della zona.

Partenza: Passo del Fo’, Resegone (1.284m slm)
Arrivo: Monte Magnodeno (1.241m slm)
Lunghezza: 2,5 km
Dislivello positivo: 100m
Dislivello negativo: -170m
Durata: 1 ora e 15 minuti
Difficoltà: EEA
Adatto ai bambini: no



Il punto di partenza del sentiero è il Passo del Fo’, a quota 1.284m slm sul Resegone. Nei dintorni è situato il Rifugio Ghislandi, una struttura privata e solitamente chiusa al pubblico di proprietà del CAI Calolzio. Possiamo raggiungerlo da Lecco (1h45min), dai Piani d’Erna, da Erve ma anche scendendo dalla vetta del Resegone. A breve distanza c’è il rifugio Capanna Alpinisti Monzesi.
Una volta arrivati al Passo del Fo’, giriamo alle spalle del Rifugio Ghislandi. Sul retro dell’edificio troviamo una palina con due segnalazioni per il Magnodeno: una contrassegnata come facile (sentiero 24) e una come impegnativa (Cresta della Giumenta, sentiero 23). Seguiamo proprio queste indicazioni e imbocchiamo un piccolo sentierino che in breve risale abbastanza ripidamente un pendio erboso.



Giunti alla sommità, si apre davanti a noi la Cresta della Giumenta e si può notare la croce che è posta nel punto più alto. Alle nostre spalle invece si possono ammirare gli imponenti bastioni rocciosi del Resegone, a sinistra la valle di Erve e a destra il panorama spazia sulla città di Lecco e il lago. Iniziamo una breve discesa e qui troviamo le prime catene fisse, che non ci abbandoneranno più.



Inizia ora una fase di saliscendi, fino a che arriviamo a un punto in cui il sentiero attrezzato si sdoppia. A destra troviamo uno stretto caminetto, a sinistra invece le catene lo aggirano con un passaggio esposto all’esterno delle rocce da superare. Consigliamo di affrontare il caminetto. Usciti, percorriamo un altro breve tratto in filo di cresta e raggiungiamo la croce sommitale della Cresta della Giumenta (20 minuti dal Passo del Fo’). Siamo a una quota di circa 1.390m slm. Sulla croce è presente una targhetta metallica con scritto Rescalda, altro nome della Cresta.

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Riprendiamo il cammino. La parte più difficile tecnicamente è alle spalle, ma ora dobbiamo affrontare una discesa che in pochi metri fa perdere molta quota. In questo tratto, in particolare, bisogna prestare attenzione non tanto all’esposizione (minore rispetto al tratto già percorso), quanto al fondo del sentiero. Essendo composto da sassi e ghiaia, in discesa può essere molto facile scivolare. Si raccomanda di tenersi ben saldi alle catene.



Finito questo tratto, possiamo dire di aver lasciato alle spalle il grosso. Ora non ci sono più rocce né passaggi esposti, ma camminiamo in filo di cresta tra i prati avvicinandoci al limite del bosco che si intravede in lontananza. Quando troviamo un nuovo cartello con il suggerimento di indossare il kit da ferrata significa che siamo arrivati alla fine del sentiero attrezzato.
Entrati nel bosco, giungiamo a una selletta dove è collocato un cartello con le indicazioni per il Magnodeno. Proseguiamo nel bosco fino a giungere alla Fonte del Magnodeno, dove possiamo abbeverarci e dove ci ricongiungiamo con il “sentiero basso” che arriva dal Passo del Fo’.
Da qui, seguendo le facili indicazioni, in pochi minuti raggiungiamo la vetta del Monte Magnodeno (circa 1h15min dal Passo del Fo’), con la sua grande croce collocata in una posizione molto panoramica. Da lì si può poi tornare a valle con molti sentieri. Un’opzione consiste nello scendere a Campo de Boi e Versasio (dove parte la funivia per i Piani d’Erna), oppure ci si può dirigere a Maggianico o a Erve.

Michele Castelnovo
www.trekkinglecco.com
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