San Giovanni: una sezione in meno all'asilo 'Gli Aquiloni', perché?
Riceviamo e pubblichiamo la lettera scritta dal papà di una bimba di 5 anni che frequenta la Scuola dell'Infanzia statale “Gli Aquiloni” di San Giovanni, che dal prossimo anno perderà una sezione. La missiva è stata inviata al Comune, all'Ufficio Scolastico Territoriale e all'Istituto Comprensivo Lecco 2, e condivisa con alcune testate giornalistiche locali.
Gentili Signore e Signori rappresentanti degli Organismi in indirizzo, Vi scrive il papà di una bimba di 5 anni che, per il terzo anno consecutivo, frequenterà la Scuola dell’Infanzia “Gli Aquiloni” di Lecco.
È giunta notizia che, probabilmente, con il prossimo anno scolastico, la scuola dell’infanzia Gli Aquiloni di San Giovanni (Istituto Comprensivo Lecco II) “perderà” una sezione passando da 4 a 3.
Non ho le competenze per valutare i risvolti occupazionali che ne deriveranno, ma certamente ce ne saranno.
Da genitore, però, non posso esimermi dall'evidenziare che la riduzione di una classe determinerà, CERTAMENTE, un decremento del servizio a favore dei bambini (già fortemente provati da questi due anni di pandemia). Se davvero ci saranno 73 iscritti (di cui 2 disabili), come si vocifera, solo 4 in meno di quest'anno (perché erano in 77), avremo 3 classi “pollaio” quasi al limite (massimo) dei parametri previsti dal Ministero dell’Istruzione.
Proprio dal sito web del MIUR, nella sezione “URP/Famiglie/Formazione classi”, fra l’altro, si legge che: “Le sezioni della scuola dell’infanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni, salvi i casi di presenza di alunni disabili. Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola, senza superare il numero di 29 alunni per sezione”[1].
Se davvero ci saranno 73 iscritti, perché non confermare le 4 classi e distribuire i bambini 18 per ciascuna (ed una di 19)???
Giova ai bambini essere in 24?
Se ci saranno richieste di ulteriori immissioni, saranno costretti a rifiutarle!
Chiudere una sezione causerà una spirale negativa anche per il futuro!!!
Se manca il Dirigente scolastico dall’Istituto Comprensivo Lecco II da mesi/anni, devono subirne le conseguenze i bambini?
I bambini che frequenteranno il III anno (c.d. “grandoni”) e quelli del II anno (c.d. “mezzani”), oltre aver patito la pandemia e tutte le conseguenze, devono subire anche decisioni scellerate che li porteranno a ricevere meno servizi e minore possibilità di esprimersi insieme agli sventurati iscritti del I anno (c.d. “piccoli)?
Esorto ciascuno dei destinatari a confrontarsi ed a voler assumere decisioni che arrechino benefici ai cittadini con la consapevolezza che i bambini sono il nostro futuro e che, su di essi, non bisogna risparmiare stipendi, ma investire in qualità.
Con fiducia, porgo distinti saluti
Gentili Signore e Signori rappresentanti degli Organismi in indirizzo, Vi scrive il papà di una bimba di 5 anni che, per il terzo anno consecutivo, frequenterà la Scuola dell’Infanzia “Gli Aquiloni” di Lecco.
È giunta notizia che, probabilmente, con il prossimo anno scolastico, la scuola dell’infanzia Gli Aquiloni di San Giovanni (Istituto Comprensivo Lecco II) “perderà” una sezione passando da 4 a 3.
Non ho le competenze per valutare i risvolti occupazionali che ne deriveranno, ma certamente ce ne saranno.
Da genitore, però, non posso esimermi dall'evidenziare che la riduzione di una classe determinerà, CERTAMENTE, un decremento del servizio a favore dei bambini (già fortemente provati da questi due anni di pandemia). Se davvero ci saranno 73 iscritti (di cui 2 disabili), come si vocifera, solo 4 in meno di quest'anno (perché erano in 77), avremo 3 classi “pollaio” quasi al limite (massimo) dei parametri previsti dal Ministero dell’Istruzione.
Proprio dal sito web del MIUR, nella sezione “URP/Famiglie/Formazione classi”, fra l’altro, si legge che: “Le sezioni della scuola dell’infanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni, salvi i casi di presenza di alunni disabili. Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola, senza superare il numero di 29 alunni per sezione”[1].
Se davvero ci saranno 73 iscritti, perché non confermare le 4 classi e distribuire i bambini 18 per ciascuna (ed una di 19)???
Giova ai bambini essere in 24?
Se ci saranno richieste di ulteriori immissioni, saranno costretti a rifiutarle!
Chiudere una sezione causerà una spirale negativa anche per il futuro!!!
Se manca il Dirigente scolastico dall’Istituto Comprensivo Lecco II da mesi/anni, devono subirne le conseguenze i bambini?
I bambini che frequenteranno il III anno (c.d. “grandoni”) e quelli del II anno (c.d. “mezzani”), oltre aver patito la pandemia e tutte le conseguenze, devono subire anche decisioni scellerate che li porteranno a ricevere meno servizi e minore possibilità di esprimersi insieme agli sventurati iscritti del I anno (c.d. “piccoli)?
Esorto ciascuno dei destinatari a confrontarsi ed a voler assumere decisioni che arrechino benefici ai cittadini con la consapevolezza che i bambini sono il nostro futuro e che, su di essi, non bisogna risparmiare stipendi, ma investire in qualità.
Con fiducia, porgo distinti saluti
Virginio Messina