Calcio Lecco, mister Tacchinardi si presenta: 'Qui per dare tutto, vogliamo una squadra competitiva'

La Calcio Lecco riparte da Alessio Tacchinardi. Cremasco classe 1975, con un importante passato da giocatore tra le file di Juventus e Villarreal, il nuovo allenatore dei blucelesti si è presentato ufficialmente nel pomeriggio di oggi allo Stadio Rigamonti-Ceppi, affiancato dal presidente della società Cristian Di Nunno e dal direttore generale Angelo Maiolo. È stato proprio quest'ultimo il primo a prendere la parola, commentando anche lo striscione apparso nelle scorse ore sulla recinzione del parco antistante l'impianto sportivo di via don Pozzi, firmato da "affezionati tifosi": "Grazie e riconoscenza al nostro grande presidente Paolo Leonardo Di Nunno e i suoi collaboratori".



"Siamo qui tutti insieme per il sesto anno consecutivo, l'iscrizione al prossimo campionato è stata fatta" ha esordito il dg. "Ringrazio il nostro amministratore delegato, il presidente e tutti coloro che lavorano dietro le quinte. Ringrazio anche i tifosi, perché ho visto uno striscione che non mi aspettavo. Non so da dove arriva, di certo non l'ho messo io, ma mi fa piacere. Siamo felici di quello che è stato fatto lo scorso anno, a inizio stagione nessuno si aspettava di arrivare ai playoff. Vogliamo ripartire così, con i nostri tifosi che ci hanno spinto a lavorare e ad andare avanti. Cercheremo di fare la cosa migliore per il Lecco. Il nostro ad lo conoscete: porta fatti, solo fatti. Non siamo una società di scappati di casa, cerchiamo di risparmiare ma credo che sia la politica di tutte le squadre italiane. Inizieremo a giocare, poi avrete tutto il tempo di farci i funerali. Ho sentito tante critiche non costruttive: l'importante è che la squadra è stata iscritta, il resto sono chiacchiere".



Spending review, dunque, ma con un obiettivo ben chiaro. "Abbiamo detto che cercheremo di risparmiare, dove possibile, ma comunque faremo una squadra competitiva" ha assicurato Maiolo. "Vogliamo continuare a lottare in Serie C, come in tutti questi anni. I giocatori in uscita? Solo Pissardo al momento, gli altri sono confermati. È ancora presto per parlare di calciomercato, alcune squadre non hanno ancora l'allenatore. Giudici? Stiamo parlando con lui per cercare di trattenerlo".


Angelo Maiolo

La parola è poi passata al nuovo tecnico, già sulla panchina bluceleste nel 2018 per la seconda metà di stagione. "Sono molto contento di essere qui, già l'anno scorso io e la società eravamo davvero vicini, poi è saltato tutto per un mio problema familiare. Ringrazio di cuore la società, io non darò tutto, ma di più, con tutte le mie energie e competenze, con umiltà, sto lavorando 24 ore su 24 ogni giorno ma è quello che merita questa realtà. Lecco è una piazza che devi amare, che ti spreme, ti dà pressioni, ma ti spinge a dare il massimo. Me ne sono innamorato tanti anni fa, adesso c'era questa possibilità e l'ho presa al volo. Vogliamo una squadra competitiva, con giovani (ma non solo) che hanno voglia di sputare l'anima. La proprietà vuole questo, la piazza vuole questo. E se la piazza vede passione applaude. Sempre. Sono felice, lavorerò al massimo delle mie forze perché Lecco merita tutto il sacrificio possibile, è una piazza forte e stimolante che bisogna amare".


Alessio Tacchinardi

Sul mercato: "Parlo tutti i giorni con la famiglia Di Nunno, sono tutti affamati di fare bene. Se si possono limare alcune cose è giusto farlo, ma sono tutti bravi a parlare con i soldi degli altri. La proprietà ne ha già messi tanti, ma ciò non vuol dire che non continuerà a metterli. È il sistema della C che non sta in piedi, per le società è davvero difficile. Chi non ha voglia di stare a Lecco può anche andarsene, non possiamo trattenere chi non vuole restare. I ragazzi devono avere voglia di mangiare l'erba sul campo, questa è una piazza che spinge a dare il massimo. Sono felicissimo di allenare qui. Ho già contattato tantissimi giocatori, abbiamo bene in mente le cose da fare, ma più si andrà avanti più salirà la pressione e ci saranno da gestire contratti e pretese. Non è un problema andare in ritiro senza la rosa al completo, lavoreremo con serenità. Sono forte abbastanza da poter assorbire e gestire le pressioni, consapevole che dovremo fare la squadra migliore per il mio gioco dinamico, d'intensità. Vedremo, so che riusciremo a fare una squadra competitiva, ho fiducia nella proprietà".


Cristian Di Nunno

Ancora, qualche nota tattica: "Il punto di partenza è il 3-5-2, ma anche l'anno scorso si è iniziato facendo un calcio e si è finiti facendone un altro, molto diverso. Dipenderà molto dalle caratteristiche dei calciatori, poi vedremo. Se ci sarà da giocare si giocherà, se ci sarà da mettere il pullman fuori area lo si farà senza problemi".
Nel concreto, qual è l'obiettivo per la prossima stagione? "La cosa più bella sarà essere una squadra fastidiosa per tutti, ostica, un po' rompiballe. Poi vedremo come andranno il mercato, gli incastri, a volte serve anche un po' di fortuna. È impossibile oggi vincere il campionato in C, ma si deve fare una squadra competitiva. Stiamo chiamando tante società, tutti i giorni. Lecco è una realtà importante, sono due anni di fila che fa i playoff e non è mai scontato. La società sta facendo bene, non so se saremo i migliori ma metteremo tutta la nostra forza sul campo".


Angelo Battazza

E sul ritiro pre-campionato: "Partiremo intorno al 15 luglio, con tanto entusiasmo, anche senza la squadra al completo. Intanto sto componendo lo staff, sono contento di avere con me Andrea Malgrati (ex capitano del Lecco, già vice di Zironelli e De Paola, ndr.). Voglio un gruppo umile, che se deve andare a casa alle 2.00 di notte lo fa, che ha voglia di confrontarsi e migliorarsi giorno dopo giorno. Anche il preparatore dei portieri mi sembra una persona molto preparata. Se fai questo mestiere a Lecco puoi anche avere critiche, ma questo è l'ultimo dei problemi. Sicuramente uscirò da qui - e spero fra molto tempo - a testa altissima perché saprò di avere dato tutto me stesso".



Infine, ultime pillole di mercato: "Per fare una casa servono le colonne portanti, ed è così anche per una squadra. Potessi avere uno come Masini (il centrocampista classe 2001 di proprietà del Genoa, grande protagonista nella scorsa stagione, ndr.), ne prenderei cinque. Ci serve una punta forte, ma sarà una situazione delicata. E anche un portiere, stiamo valutando un over. Questi due colpi non possiamo sbagliarli".
A chiudere la conferenza le parole di Angelo Battazza, presidente onorario. "Ho sentito un sacco di chiacchiere, ma i fatti sono fatti". Immancabile, poi, il suo marchio di fabbrica, scandito a gran voce come durante ogni partita, dagli spalti o direttamente sul campo: "Andiamo!".
B.P.
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