Barzio, il Prefetto incontra i sindaci della Valsassina: reati in calo

Si è tenuto nel pomeriggio di ieri presso la sede della Comunità Montana della Valsassina a Barzio il primo appuntamento del ciclo "itinerante" di incontri del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica presieduto dal Prefetto di Lecco Sergio Pomponio, a cui ne faranno seguito altri su tutto il territorio.
"Conoscere, stabilire rapporti, consegnare informazioni, ricevere sollecitazioni, spunti, richieste". Con queste parole Sua Eccellenza ha avviato la riunione, sviluppatasi su temi di interesse comune: sicurezza pubblica, Protezione Civile, PNRR e rapporti con gli Enti locali. Oltre ai vertici provinciali delle Forze di Polizia e al vice comandante dei Vigili del fuoco, erano presenti il vice sindaco di Lecco, il "numero uno" della Comunità Montana e i primi cittadini dei Comuni di Barzio, Bellano, Colico, Cassina Valsassina, Casargo, Crandola Valsassina, Cortenova, Cremeno, Introbio, Moggio, Pagnona, Parlasco, Pasturo, Primaluna, Taceno e Valvarrone.



Durante la prima parte, il Prefetto ha illustrato i dati sull’andamento della delittuosità nell’area della Comunità Montana (33.226 abitanti) che, nell’arco temporale preso in considerazione (anni 2019, 2021 e primo quadrimestre 2022) rivelano un indice sempre più basso rispetto all’intera provincia: il numero totale di rapine e furti denunciati, per esempio, è sceso dai 364 del 2019 ai 207 del 2021 e ai 106 dei primi quattro mesi dell'anno in corso (rispettivamente 21, 28 e 10 quelli scoperti), le truffe e frodi informatiche sono passate da 94 a 185 a 53 e i danneggiamenti da 165 a 173 a 46. Complessivamente, nel 2019 erano stati denunciati 959 reati, scesi a 925 nel 2021 e a 334 tra gennaio e aprile 2022: rispettivamente 224, 298 e 96 quelli scoperti (per tutti i dati CLICCA QUI).    
Particolarmente avvertita dagli amministratori locali l’esigenza di contrastare il consumo e lo spaccio di sostanze stupefacenti, attivo prevalentemente nei pressi delle strade limitrofe alle aree boschive. Nel fare il punto degli interventi già realizzati per la messa in sicurezza di alcune zone del territorio, si è quindi convenuto sulla prosecuzione e sul rafforzamento dell'attività di vigilanza e controllo, che deve essere favorita dalle segnalazioni da parte dei cittadini.



La seconda parte della riunione è stata dedicata al tema della Protezione Civile, alla necessità di aggiornare i piani comunali, alla crucialità della prevenzione per uscire dalla ricorrente spirale disastro—ricostruzione-risarcimento, senza dimenticare il dovere etico, e anche giuridico, della mitigazione dei rischi per le persone, che ne costituisce l’effetto più pregnante. A riguardo il Prefetto ha assicurato la massima collaborazione.
Nell’ultima parte dell’incontro, Sua Eccellenza ha voluto richiamare l’attenzione sul recente atto di indirizzo del Ministero dell’Interno circa la necessità di tutelare l’integrità delle risorse del PNRR, schermandole dalla possibile azione infiltrativa della criminalità organizzata. La collaborazione interistituzionale richiesta si concretizza anche nell’indicazione – all’atto dell’accesso alla BDNA per l’acquisizione della documentazione antimafia – di un’informazione tracciante, vale a dire l’annotazione dell’appartenenza dell’intervento all’ambito realizzativo del PNRR.
Illustrato, infine, l’aggiornamento del sistema informatico con l’inserimento di nuove “voci” appositamente dedicate al PNRR, ciascuna delle quali riferita o a singole fattispecie contrattuali per lavori, forniture e servizi (appalti, concessioni, cessioni, cottimi e altro) o ai casi di erogazione di finanziamenti pubblici.
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