Mandello: due auto sparite da un box nel 2018, 23enne a processo
Si sono addormentati con due auto nel box, si sono risvegliati... appiedati. E' quanto successo nella nottata del 5 febbraio 2018 a due mandellesi, conviventi. Le due vetture - come raccontato quest'oggi in Tribunale dai legittimi proprietari - erano parcheggiate, una in fila all'altra, nel loro garage, nel seminterrato del condominio dove vivono. La saracinesca del locale solo abbassata. La Peugeot 2008 intestata alla donna - immatricolata nemmeno due anni prima - e la Golf dell'uomo - comprata nel 2005 - erano chiuse, con le chiavi custodite in una cassettina riposta all'interno dell'armadio del box.
E' questa la cornice del processo per furto e ricettazione intentato nei confronti di B.M., 23enne originario di Sesto San Giovanni, ricollegato dai Carabinieri all'episodio di Mandello - così come altri soggetti che hanno imboccato altre strade processuali - grazie all'acquisizione dei filmati del circuito di videosorveglianza comunale che ha immortalato, una "colonna" di tre auto transitare lungo la via d'accesso al condominio dove vivono i due denunciati, costituiti parte civile per il tramite dell'avvocato Andrea Fumagalli. Se le due auto in testa e in coda erano quelle asportate, quella di mezzo è risultata infatti essere "fuori contesto" come asserito dal maresciallo del Nucleo investigativo sentito, così come un appuntato della Stazione, come testimone. Da qui gli accertamenti sul ragazzo che aveva in uso il mezzo, controllato in almeno un'occasione in compagnia di un soggetto denunciato poi - con altri - dai colleghi di Brugherio proprio per un furto in un garage. Si è provveduto dunque l'esame dei tabulati telefonici in possesso dei militari brianzoli, isolando le presenze sul Lago la notte della sparizione della Peugeot e della Golf dei due mandellesi. Ed ecco B.M. finire a processo. Il prossimo 18 ottobre, con il proseguo dell'istruttoria, si entrerà probabilmente più nel dettaglio degli addebiti a suo carico. Oggi assente, il ragazzo è patrocinato dall'avvocato Amedeo Rizza, sostituito dalla collega Michela Violi.
E' questa la cornice del processo per furto e ricettazione intentato nei confronti di B.M., 23enne originario di Sesto San Giovanni, ricollegato dai Carabinieri all'episodio di Mandello - così come altri soggetti che hanno imboccato altre strade processuali - grazie all'acquisizione dei filmati del circuito di videosorveglianza comunale che ha immortalato, una "colonna" di tre auto transitare lungo la via d'accesso al condominio dove vivono i due denunciati, costituiti parte civile per il tramite dell'avvocato Andrea Fumagalli. Se le due auto in testa e in coda erano quelle asportate, quella di mezzo è risultata infatti essere "fuori contesto" come asserito dal maresciallo del Nucleo investigativo sentito, così come un appuntato della Stazione, come testimone. Da qui gli accertamenti sul ragazzo che aveva in uso il mezzo, controllato in almeno un'occasione in compagnia di un soggetto denunciato poi - con altri - dai colleghi di Brugherio proprio per un furto in un garage. Si è provveduto dunque l'esame dei tabulati telefonici in possesso dei militari brianzoli, isolando le presenze sul Lago la notte della sparizione della Peugeot e della Golf dei due mandellesi. Ed ecco B.M. finire a processo. Il prossimo 18 ottobre, con il proseguo dell'istruttoria, si entrerà probabilmente più nel dettaglio degli addebiti a suo carico. Oggi assente, il ragazzo è patrocinato dall'avvocato Amedeo Rizza, sostituito dalla collega Michela Violi.