PAROLE CHE PARLANO/78

Crisi

Ecco una parola che volentieri aboliremmo dal nostro vocabolario perché porta con sé la percezione di momenti difficili e spiacevoli. Potrebbero essere legati alle condizioni economiche, alla situazione politica, a un peggioramento della salute, allo scompiglio per affetti traballanti. Ma, se la eliminassimo, sbaglieremmo.
 Uscire da una crisi - ce lo aspettiamo tutti - significa avere messo alle spalle ogni turbamento e tornare a vedere con occhi nuovi e con serenità il mondo attorno a noi. Tuttavia, questa "rinascita" raramente è frutto del caso; è richiesta, infatti, a chi si trova in crisi, una parte attiva, cioè la volontà di trovare una via d'uscita. Ed è proprio l'etimologia a venirci in aiuto, perché crisi deriva dal verbo greco krino (da cui krisis) cioè separare, selezionare, e quindi discernere, valutare, giudicare. Nulla di negativo, a quanto pare, ma la necessità di fermarsi per un momento di forte riflessione, di valutazione, di discernimento, che potrebbe essere il presupposto necessario per un rifiorire e quindi per un nuovo inizio, addirittura migliore della situazione pre-crisi
. Il problema vero quindi non è essere in difficoltà - a chi non capita? - ma non trovare le risorse necessarie, fisiche e mentali, per uscirne. La crisi rappresenta un pericolo, ma anche un'opportunità, perché ci porta a scelte che, volenti o nolenti, siamo chiamati a fare.


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Rubrica a cura di Dino Ticli
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