Bellano: aperta la pesca all'agone. 'Speravamo meglio'

Si è aperta la pesca all'agone. Ieri sera,chi con la canna e chi con il quadrato, molti appassionati si sono assiepati sulle sponde del Lario.

L’agone ha un corpo dalla forma allungata di color argento, presenta 4 o 5 macchie nere dietro la testa. Staziona per tutta la sua vita in acque molto profonde, avvicinandosi a riva solo nel periodo della riproduzione, cioè questo. La pesca sportiva va dunque generalmente da metà giugno a metà luglio, periodo nel quale gli agoni, come accennato, abbandonano le profondità per riversarsi lungo le sponde ghiaiose dei bacini che li ospitano, mossi dall’istinto riproduttivo.

Quando le autorità danno il via libera alla pesca dell’agone, il grosso della frega è già passato, questo per garantire il mantenimento della specie nelle acque lacustri. Ieri sulla spiaggia di Oro, a Bellano, molti storici pescatori si sono dati appuntamento. Quasi tutti della zona, tra loro anche 3 generazioni di donne: la signora Maria, classe 1929 con le figlie Cecilia e Tiziana e la nipote Cristina. Mancava, tra loro, l’altra nipote Giulia che solo 2 giorni fa ha dato alla luce la piccola Cecilia. La signora Maria con la famiglia, originaria della frazione Noceno, assiste le figlie durante la pesca e una volta a casa provvederà alla pulizia del pesce e a cucinarlo. Grande appassionata di pesca, Maria da gennaio ad aprile si reca Santa Margherita Ligure e anche qui, si dedica alla cattura di polipi, mormore e sugarelli.

“Per essere la prima sera di apertura non ci sono stati molti pesci – dicono i pescatori – Solitamente queste sono le sere di maggiore cattura” spiegano. L’orario migliore per pescare rimane quello dalle 17 fino all’imbrunire per l’utilizzo della canna, mentre per il quadrato bisogna attendere dopo il tramonto fino a notte fonda.
M.A.
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