Lecco perduta/326: il giugno 'di una volta', con i fuochi e tanti eventi

Ritorna, dopo lo stop dovuto alla pandemia, lo straordinario spettacolo pirotecnico notturno che era nella tradizione per concludere la festa del lago e il giugno lecchese sempre ricco di iniziative e manifestazioni. Si tratta di una storia iniziata nel lontano 1962, quindi 60 anni fa, e legata al nome di Renato Corbetta, presidente dell’ELMA, che nel suo ruolo di assessore al turismo, nella primavera 1962, rese nota la novità di un potenziamento degli eventi già in essere da alcuni anni all’inizio dell’estate e che si concludevano con la benedizione serale delle acque prima dello spettacolo pirotecnico. Sostenitore di tale iniziativa, che valorizzava ulteriormente il rilancio in corso del patrono civico nella figura di San Nicola da Bari, è stato anche l’allora prevosto di Lecco mons. Enrico Assi, poi vescovo a Cremona.


 Renato Corbetta


Titolo di un quotidiano il 7 giugno 1998

Il 1962 portava sul territorio il Giro d’Italia con arrivo ai Piani Resinelli e partenza all’indomani dalla centralissima piazza Garibaldi, dopo una “passerella” dei corridori che muoveva dal raduno di viale Turati. Il Giro era stato in città appena due anni prima, con la cronometro da Seregno e con arrivo sul corso Martiri all’altezza della farmacia e del bar Micheletti, a Pescarenico. Era stata una tappa memorabile, ripresa in diretta dalla RAI TV con la vittoria del fuoriclasse francese Jacques Anquetil, che si aggiudicò poi la vittoria finale.


Lo spettacolo pirotecnico

Le riprese c'erano state anche ai Piani Resinelli, con telecronista il popolare Adriano De Zan. Trionfò, in solitaria, lo scalatore iberico Angiolino Soler. Il Giro venne vinto da Franco Balmamion. La stampa del tempo scriveva: “La diretta RAI TV con l’arrivo di tappa portò sul piccolo schermo i Resinelli e il gruppo delle Grigne. Grande curiosità ha destato la maxi ciambella preparata da Giulio Forestan, il panettiere dei Resinelli, in occasione dell’arrivo del Giro. La ciambella è punteggiata da genzianelle e stelle alpine, tipici fiori della Grignetta, e pesa dieci chili: è stata messa in onda nei servizi “di colore” sul Giro d’Italia e definita la più grande del mondo; è stata sportivamente consumata in oltre cento fette da corridori, accompagnatori, organizzatori, giornalisti, tecnici TV, meccanici e altri componenti della multiforme carovana della corsa con la maglia rosa”.


 L'imbarcazione lariana Rosina

I Resinelli, nel 1962, vedevano anche l’arrivo della seconda edizione della corsa in salita partita dalla “barriera” della casa cantoniera in località Ballabio superiore. La prima edizione era stata vinta dal comasco Angelo Tenconi, la seconda vide il successo di Attilio Damiani e la terza, quella del 1963, registrò il trionfo di quello che è divenuto il fuoriclasse mondiale del motociclismo, cioè Giacomo Agostini, che proprio in questi giorni festeggia i suoi 80 anni.


Il prevosto mons. Assi con pueri cantores

Nel Giugno Lecchese di quell’anno c’è da ricordare anche il concorso dei canti di montagna che assegnò il primo premio al coro Amici del Baldo di Verona, davanti a quello di Sesto San Giovanni e all’Alpino lecchese. In piazza degli Affari si tenne la rassegna finale del folclore, che vide a Lecco i complessi di Aosta, Susa, Valle Anzasca, Mezzano di Primiero, Appiano di Bolzano e altri. Lo spettacolo serale venne presentato da Vittorio Mangili, popolare mezzo busto RAI TV, che non è lontano da raggiungere nel prossimo autunno i 100 anni di età, abitando da quando è in pensione ad Alessandria.


La folla sul lungolago assiste ai fuochi

Tutte vicende di un lontano mese di giugno, che si concluse con il potenziamento dello spettacolo pirotecnico notturno già da anni in programma. Uno spettacolo che richiamava nella notte estiva non solo una straordinaria presenza sui bordi del lago da Parè alla sponda opposta delle Caviate, ma anche “osservatori belvedere”, dal Forcellino dei Piani Resinelli, al Pian Sciresa sopra Malgrate, da Erna a Campo de Boi, e in altre località collinari e montane che guardano alla città di Lecco e al suo lago.
A.B.
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