Pasturo: freschi sposi... in alpeggio. Dopo le nozze si ripete il rito della transumanza

Questa mattina la sveglia è suonata prestissimo a Pasturo, nelle aziende agricole di Antonella Doniselli e di Carlo Platti: fuori era buio pesto ed al campanile non erano ancora le tre. Ma oggi è il gran giorno: c’è transumanza delle mandrie a Biandino. Antonella con i suoi 53 capi, in prevalenza di razza pezzata rossa e alcune bruna alpina, nel trasferimento ai pascoli alti è accompagnata da tutta la famiglia: il marito Natalino, la figlia Monica e il figlio Valerio con Elena, la ragazza con la quale si è sposato solo tre settimane fa.

Elena e Valerio il giorno delle nozze a Biandino

La coppia è appena tornato dal viaggio di nozze, in tempo per partecipare a questo rito che si tramanda da generazioni. Un rito al quale lo stesso Valerio è stato avvicinato quando aveva solo due mesi e mezzo. "Il 21 maggio si sono sposati qui nella chiesa di Sant’Eusebio. Mia figlia Monica - spiega mamma Antonella - ha regalato loro un giro in elicottero sulle Grigne e per finire in bellezza sono volati fino a Biandino per delle foto ricordo con la chiesa della Madonna della neve sullo sfondo. Poi il viaggio di nozze in Islanda e il ritorno nei giorni scorsi per poter essere con noi oggi. Anche Elena, che è entrata a fare parte della nostra famiglia, viene con noi per la transumanza”.
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Con la famiglia di Antonella ci sono giovani collaboratori: Mauro di Pagnona e nei prossimi giorni salirà anche Simone che oggi non è potuto esserci per impegni scolastici. Altri aiutanti a quattro zampe sono i 7 cani che vigilano attentamente sulla mandria. “Ne abbiamo 7 perché anche loro si danno il cambio durante la giornata, diciamo che fanno i turni: ogni persona che accudisce le vacche lavora con 2 cani, uno il mattino e uno i pomeriggio”.

 

Tanto lavoro e tanta passione per questo lavoro che è anche valorizzazione e promozione del territorio, mantenendo i pascoli e tramandando tecniche di caseificazione tradizionali utilizzando anche l'aria e l'erba di montagna per conferire al prodotto finale profumi e sapori inimitabili in pianura.

Carlo e papà Michele

Accanto ad Antonella c’è l’azienda agricola del cugino Carlo Platti, con lui dividono il carro mungitura, attraverso il quale due volte al giorno le vacche vedono il prelievo del latte che poi verrà trasformato in taleggi destinati al trasporto a valle e qui stagionato dai caseifici. Carlo ha 60 bovine di razza pezzata nera e bruna alpina, la sua passione per l’allevamento è stata tramandata dal papà Michele. Anche lui fin da neonato ha trascorso le estati a Biandino, i genitori lo aiutano tuttora nell’allevamento, sia a Pasturo che in alta montagna.

La fienagione del primo taglio è terminata e le mandrie con i rispettivi proprietari oggi salgono in alto, dove trascorreranno circa tre mesi per poi tornare a casa prima dell’autunno. Alle 4.45 le vacche escono dalla stalla, le attendono 12 chilometri di cammino per poi godere del fresco e dei pascoli verdi. Ad accompagnare lo spostamento degli animali ci sono tanti amici, anche loro testimoni di questo rito che si ripete da secoli, rallegrato dai campanacci e dai muggiti. Natalino e Carlo nelle ultime immagini ci salutano e ci augurano buona estate. Noi auguriamo loro una buona stagione di alpeggio.
M.A.
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