Ombrega: la valle 'puntinata' di bianco, sono tornate le pecore di Beccalli

Sembra di essere in un campo di cotone: fiocchi bianchi sparsi sulle pendici di Ombrega Bassa, vicino al rifugio. In questi giorni il gregge di circa 1200 pecore di Arnaldo Beccalli, pastore vagante da oltre 30 anni, è tornato in Valsassina, sulle "sue" montagne e qui trascorrerà l'estate.
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L'uomo si muove sicuro e, come i suoi cani, è attento agli spostamenti delle pecore. Scruta poi l'orizzonte e da qui capisce il tempo che farà, se ci sarà sole o temporale in arrivo. All'occhio inesperto gli animali appaiono tutti uguali ma a lui no, per lui ogni pecora è diversa dall'altra e nota subito se all'interno del gregge c'è qualcosa che non va.

Qui su queste montagne della Valsassina e della Valvarrone, fino quasi alla Valgerola, questo gregge contribuisce al mantenimento dell'alpeggio, con la tradizione della transumanza, del lavoro e della fatica. Senza alcuna comodità, Arnaldo porta avanti un lavoro che è stato proclamato patrimonio culturale e immateriale dell'umanità dall'UNESCO.
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