Lecco: urtò l'ex intenzionalmente con l'auto ma l'accusa è sbagliata. A processo 'si salva'

Il giudice Paolo Salvatore
Avrebbe intenzionalmente urtato con l'auto la sua ex fidanzata ma... il processo a suo carico quest'oggi si è chiuso nel tempo di un amen, in suo favore. Almeno per ora, avendo la Procura chiesto di ri-avere gli atti per valutare dunque il caso da un altro punto di vista. Perchè la causa dell'estinzione del procedimento sancita oggi dal giudice monocratico Paolo Salvatore, senza nemmeno dare il via all'istruttoria, è dettata proprio dalla contestazione formulata dal PM titolare del fascicolo, ritenuta non calzante con i fatti per come denunciati dalla (presunta) vittima.
L'episodio al vaglio del Tribunale risale a due anni fa. L'imputato, classe 1994, avrebbe raggiunto in auto l'abitazione lecchese della sua fidanzata, per restituirle alcuni effetti personali. Senza volerla incontrare, avrebbe lasciato il materiale in prossimità della casa, salvo poi venire raggiunto dalla ragazza che avrebbe voluto un ultimo bacio. Salito in auto - dove lo attendeva una nuova compagna - l'allora 26enne avrebbe colpito ad una gamba la sua ex, per poi allontanarsi.
La Procura lo ha mandato a giudizio per "omissione di soccorso", un reato che il giudice Salvatore quest'oggi - basandosi sulla ricostruzione dettagliata nel capo d'imputazione - ha ritenuto non sussistente sulla base della descrizione del fatto stesso. Da qui la chiusura seduta stante del fascicolo. E la restituzione degli atti alla Procura - come da richiesta del vpo d'udienza Caterina Scarselli - per un'eventuale altra valutazione del caso. Magari per l'ipotesi di reato di lesioni.
A.M.
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