Lecco: bimbi, nonni e studenti del Poli progettano 'L’isola della felicità' al parco Fra' Galdino

Si è concluso ufficialmente nel pomeriggio di oggi, martedì 7 giugno, il percorso “Dire, fare, giocare… progettare!”, che ha visto un lavoro in sinergia tra il Polo territoriale di Lecco del Politecnico di Milano, la Scuola dell’Infanzia Antonio Corti e lo Spazio Il Giglio, con la sponsorizzazione del Rotary Club Lecco Le Grigne, con l’obiettivo di donare al Comune un progetto di riqualificazione del parco Fra’ Galdino di Pescarenico. Si tratta di un’area verde di circa 2.000 metri quadrati attorno alla quale sorgono diversi edifici residenziali e lo stesso asilo, poco frequentata e manutenuta nonostante le sue ampie potenzialità come luogo di aggregazione e socialità per famiglie, giovani e anziani.

I bambini della Scuola dell’Infanzia Antonio Corti

Il percorso, durato circa un anno, è partito proprio dagli occhi dei bambini: dopo aver visitato il parco con le loro maestre, i più grandi, divisi in cinque gruppi, sono infatti stati invitati a ridisegnarlo secondo le proprie idee, con un occhio di riguardo anche alle esigenze dei “nonni”, con i quali si sono confrontati direttamente grazie allo Spazio Il Giglio per poi arrivare, insieme, a realizzare un modello tridimensionale.

Al loro fianco i giovani studenti di Ingegneria Edile-Architettura del Politecnico, che hanno seguito passo dopo passo gli sviluppi del processo creativo elaborando infine, grazie agli input ricevuti, cinque possibili progetti di riqualificazione: questi sono poi stati valutati da una giuria secondo i criteri di attinenza, interpretazione dei desideri espressi dagli attori coinvolti e grado di innovatività della proposta. Quello risultato vincitore – “L’isola della felicità”, i cui autori Giorgia Zanini e Mattia Storni sono stati premiati con il contributo in denaro messo a disposizione dal Rotary Club – è stato poi donato all’Amministrazione Comunale di Lecco, con l’auspicio che possa presto essere realizzato.

Gli studenti premiati dall'assessore Maria Sacchi

Come spiegato dai due studenti del Politecnico, l'idea è quella di creare un parco dinamico e sicuro, dotato di più accessi e percorsi: al suo interno panche, tavoli, lampioni, cestini e bacheche per annunci, ma anche un'area cani e un orto urbano condiviso, con vasche a terra e a muro, oltre che naturalmente giochi per i bambini con tanto di grafiche interattive per stimolare la loro immaginazione e creatività; progettati, in quest'ottica, anche una passerella sospesa, così come una serie di corde, percorsi coperti, scivoli e collinette. Un parco, insomma, da sfruttare a proprio piacimento, a seconda dei momenti, e in grado di unire le generazioni in attività comuni.

Il sindaco Mauro Gattinoni

“È importante partire con un progetto, con tante idee, magari anche un po' strane” ha commentato il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, intervenuto al Politecnico per la cerimonia di premiazione. “Ora realizzeremo un nuovo pezzo di quartiere, perché prendersi cura degli spazi vuol dire prendersi cura delle persone che li abitano. È stato un esperimento bellissimo, che può e deve essere replicato: è proprio questo il metodo che useremo anche per il nuovo PGT, per la città di domani, che sarà progettata dal “micro” al “macro” con il coinvolgimento di tutti, dagli archi-star ai bambini. Siamo fortunati ad avere il Politecnico al nostro fianco”.

“Ancora una volta i nostri piccoli ci hanno insegnato come stare nelle cose del mondo” ha sottolineato la coordinatrice della Scuola dell’Infanzia Monica Corti. “Sono stati cittadini attivi, in grado di dialogare con gli studenti, con la Regina dei Parchi (così è stata soprannominata per l'occasione la Pro rettrice del Politecnico Manuela Grecchi, ndr.) e le sue aiutanti, ma anche con i “nonni”. Hanno davvero sognato questo parco, che vuole essere un luogo dove stare tutti insieme, rispettando e rispettandoci. E questa è la cosa più importante, dopo il difficile periodo che abbiamo vissuto”.

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“Fin dalla sua apertura, il nostro Centro ha sempre cercato di promuovere legami e relazioni con tutte le realtà del quartiere” ha poi aggiunto Beatrice Civillini, principale referente de Il Giglio. “Collaborare con il Politecnico è stata un’opportunità significativa e preziosa per noi, che crediamo molto nell’importanza dello scambio intergenerazionale, nel sentirsi parte di una comunità attraverso progetti condivisi dai quali si raccoglie un’enorme ricchezza, che da soli non saremmo in grado di ottenere. Questi momenti fanno sempre ringiovanire i nostri nonni, che si mettono in gioco nel dialogo con i più giovani”.
“Eravamo convinti che i bambini ci avrebbero stupiti, e così è stato” ha commentato, ancora, Manuela Grecchi. “Ma possiamo dire altrettanto dei nostri studenti, che hanno dimostrato una capacità non scontata di interagire con i piccoli alunni e di interpretarne le esigenze. Credo che abbiano imparato molto e si siano anche divertiti. Non si erano mai confrontati con un progetto di questo tipo, relativo a un parco, e per loro è stata un'occasione importante”.

In conclusione, l'intervento dell'assessore ai Lavori pubblici del Comune di Lecco Maria Sacchi: “È stato un progetto davvero condiviso, siamo rimasti tutti impressionati dalla grande fantasia dei più piccoli, che hanno la straordinaria capacità di vedere il mondo a colori e senza filtri. Ringrazio di cuore il Politecnico, Il Giglio, il Rotary e soprattutto i bimbi. Sicuramente da parte nostra ci sarà l’impegno perché questo non resti solo un progetto, ma si possa davvero concretizzare”.
Premiati Giorgia Zanini e Mattia Storni, gli applausi finali sono quindi stati tutti per gli alunni della Scuola dell'Infanzia Corti, protagonisti nel loro piccolo del futuro di un angolo verde della città di Lecco. Tutti i loro elaborati, insieme a quelli degli universitari, sono stati esposti in una mostra nei corridoi dello stesso Politecnico, che a breve sarà "trasferita" presso Hangar Manzoni (via dei Pescatori, 38) dove rimarrà fino a domenica 12 giugno.
B.P.
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