Presunta violenza sulla nipote della sua ex, lecchese a giudizio: il PM chiede 6 anni

Il sostituto procuratore Giulia Angeleri ha chiesto la condanna dell'imputato a sei anni e quattro mesi (in abbreviato), mentre il suo difensore si è battuto per dimostrare l'estraneità ai gravi fatti che gli vengono contestati. Si torna il aula il prossimo 5 luglio, quando si conoscerà l'esito di un procedimento penale che vede imputato un lecchese, finito al cospetto del giudice per le udienze preliminari Salvatore Catalano.
Violenza sessuale la pesante accusa a carico dell'uomo per un episodio che - secondo l'impianto accusatorio ancora tutto da dimostrare - sarebbe avvenuto nel gennaio di quest'anno in un comune alle porte del capoluogo. I fatti discussi stamani in Aula riguardano presunte attenzioni morbose di carattere sessuale appunto, che l'imputato avrebbe riservato alla nipote della sua ex compagna, minore di sedici anni.
Una presunta verità emersa poco dopo l'accaduto, con la successiva denuncia alle autorità e l'apertura di un fascicolo d'indagine a carico dell'uomo, nei confronti del quale stamani il PM Angeleri ha chiesto una pesante condanna. I familiari della ragazzina invece, presenti personalmente in Aula, si sono costituiti parte civile.
La decisione del giudice, come anticipato, è prevista tra meno di un mese.
G.C.
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