Qualità della vita, Lecco è una provincia per bambini (e meno per gli anziani): 1° posto assoluto per lo sport giovanile

Alcuni bambini lecchesi in una recente iniziativa al Politecnico
Bambini, giovani o anziani? Lecco e la sua provincia puntano sui più piccoli, almeno stando all'ultima indagine del Sole 24 Ore relativa alla qualità della vita declinata nelle tre fasce d'età, i cui risultati sono stati presentati ieri in anteprima al Festival dell'Economia di Trento. Per questa edizione, i tre indici sono stati calcolati sulla base di 12 parametri statistici per ciascuno forniti da fonti certificate (Istat, Miur, Centro Studi Tagliacarne, Iqvia) per documentare servizi e condizioni di vita della popolazione: per quanto riguarda i bambini (0-10 anni), ad esempio, sono stati presi in considerazione, tra le altre cose, il tasso di accessibilità delle scuole, la presenza di verde attrezzato nelle città, di asili nido e pediatri, così come il numero di delitti denunciati a danno di minori; passando alla fascia 18-35, invece, il focus è stato puntato su aspetti come il quoziente di nuzialità, il gap di affitti centro-periferia e la percentuale di imprese che fanno e-commerce, nonchè la disoccupazione giovanile e la diffusione di bar e discoteche; per gli over 65, infine, si sono analizzate questioni come la speranza di vita a 65 anni, la presenza di medici specialisti, geriatri e infermieri, ma anche il consumo di farmaci per malattie croniche e la spesa per l'assistenza domiciliare.
A livello nazionale, il quadro che emerge conferma i divari territoriali su base generazionale: ne è testimonianza la stessa Lecco, al 16° posto in Italia nella classifica dei bambini, al 24° in quella dei giovani e al 38° nella graduatoria degli anziani. L'unica provincia a poter vantare un posizionamento nella top ten per tutti e tre gli indici è quella di Trento, seguita da Parma che resta tra le prime quindici.
Tornando a puntare l'attenzione sul nostro territorio, proprio nella fascia d'età più bassa - dove la "regina" è Aosta, che precede Arezzo e Siena - si registra anche un podio assoluto: Lecco, infatti, risulta al primo posto nel Bel Paese per l'indice relativo alle "scuole dello sport" e ai bambini tra i 6 e i 14 anni che praticano attività motoria a livello agonistico; buona anche la "performance" sul fronte degli asili nido (11^ posizione) e dei delitti denunciati (16^), mentre l'estensione di giardini scolastici nel capoluogo e il numero medio di studenti per classe negli istituti pubblici fanno scivolare la provincia "di manzoniana memoria" rispettivamente all'83° e al 93° posto.
Passando ai giovani - dove a predominare è Piacenza, seguita da Ferrara e Ravenna - Lecco si distingue in positivo grazie alle imprese che effettuano e-commerce (11° gradino della classifica), ma in negativo per la presenza di bar e discoteche (90°) e soprattutto per il gap degli affitti tra centro e periferia, che la fanno sprofondare in 97^ posizione.
Concludendo con gli over 65 - classifica in cui le più virtuose risultano nell'ordine Cagliari, Bolzano e Trento - la nostra provincia rientra nella top ten se si considerano le opportunità di trasporto per anziani e disabili (6° posto), ma ben figura anche nel bilancio sulla speranza di vita a 65 anni (14°) e nel conteggio di biblioteche e orti urbani, piazzandosi rispettivamente 21^ e 24^; negativa, invece, la "performance" del lecchese relativa al numero degli infermieri calcolato su 100.000 abitanti (92^ posizione), e ancora peggiore quella riferita agli esposti per inquinamento acustico (105^).

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