Da Lecco a Merate e fino a Bergamo per sensibilizzare alle cure palliative pediatriche. Il Mandic riferimento per l'Asst
Dal 15 maggio al 30 giugno, infatti, questa carovana passerà nelle città d'Italia per sensibilizzare la popolazione alla necessità di un cambio culturale, con un diverso approccio alla malattia grave o cronica, proponendo anche l'invito a firmare un appello per sostenere un "manifesto" fatto di 8 punti essenziali per affrontare l'argomento e poterne dare concreta attualizzazione.
"Questa pedalata unisce due province, Lecco e Bergamo, per informare e sensibilizzare la società civile, gli amministratori e gli operatori sanitari sull'importanza di attuare quanto previsto dalla legge 38 del 2010, tuttora disattesa" ha spiegato il dottor Morandi. "A Merate c'è una realtà nell'ambito delle cure palliative e dell'assistenza domiciliare che è rappresentata dal Dipartimento della Fragilità che ci permette di partire con una marcia in più. Abbiamo un know how consolidato, un dipartimento forte e con anni di esperienza alle spalle. Ci è venuto dunque naturale di pensare a uno sviluppo delle cure palliative in campo pediatrico e abbiamo raccolto la sensibilità dei colleghi. Tre medici, le dottoresse Francesca Cortinovis e Barbara Pedruzzi per il Mandic e la dottoressa Carla Maccioni per il Manzoni, stanno seguendo un master di secondo livello sul tema a Padova e Bologna, ricevendo dunque una preparazione che per noi sarà importantissima". Il servizio in parte già avviato come attività ambulatoriale multidisciplinare, data la complessità del paziente assistito, necessiterà di tempo e risorse per consolidarsi e poi punterà a sviluppare le cure domiciliari che sono quelle ritenute più pertinenti in caso di malattie croniche ed inguaribili ad alevata complessità assistenziale.
La dottoressa Carla Maccioni
"E' necessario che gli operatori sviluppino un approccio diverso rispetto a quello dedicato alla cura della malattia acuta e pertanto ci saranno momenti formativi importanti a livello locale anche grazie alla collaborazione con La Fondazione Floriani Formazione. Inoltre vale la pena ricordare che dal prossimo anno accademico anche in Italia sarà introdotta la scuola di specialità in Medicina Palliativa e per quanto riguarda i pediatri diventerà obbligatorio un corso sulle cure palliative pediatriche nell'ambito della scuola di specializzazione in Pediatria. Stiamo inoltre sviluppando con l'U.O. di Pneumologia dell'INRCA una collaborazione nella gestione delle malattie neuromuscolari che hanno un frequente interessamento dell'apparato respiratorio rispetto al quale i colleghi pneumologi hanno sviluppato elevate competenze assistenziali. Si cercherà anche di favorire la transizione delle cure dall'ambito pediatrico a quello dell'adulto che rimane una criticità che trova ancora poche soluzioni sistematiche nella realtà italiana".
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All'attenzione dei medici si è abbinata quella dell'associazionismo locale che ha contribuito al pagamento dei master, scendendo poi nel concreto in campo per sostenere il "giro".
Don Agostino Frasson dell'istituto don Guanella
Coinvolti il bike team di Malgrate, ACMT Lecco, Soroptimist Lecco, Fondazione Angelo Custode Bergamo, Abio Merate, Lions Club Merate.
Tornando alla manifestazione odierna sul lungolago di Lecco, presso il monumento ai caduti, si è tenuta la partenza della "Pedalata Lecco-Merate-Bergamo", organizzata all'interno del "Giro d'Italia delle cure palliative pediatriche", in favore di un maggiore utilizzo di queste cure in età infantile. Presenti la dottoressa Maccioni, la dottoressa Cortinovis, l'assessore lecchese allo sport Emanuele Torri, don Agostino Frasson del don Guanella, il ciclista professionista Simone Petilli della Intermarché-Wanty-Gobert, Matériaux e Roberto Maggioni del team ciclistico di Malgrate.
Le infermiere della pediatria con le dottoresse Francesca Cortinovis (terza da sinistra) e Sara Aliprandi (prima a destra)
Roberto Maggioni del Malgrate Bike Team mentre intervista Simone Petilli
La dottoressa Maccioni ha sottolineato come "le cure palliative sono un diritto da riconoscere a tutti i bambini, sono rivolte a un benessere fisico e spirituale non solo per malati terminali, ma soprattutto per malati cronici inguaribili. In Italia c'è un fabbisogno molto elevato ma offerta molto bassa, proprio per questo è nata questa iniziativa, in collaborazione con la fondazione Maruzza-Lefebvre di Roma che si occupa di cure palliative, che per prima ha pensato di approfittare del "Giro d'Italia" per promuovere queste attività nel nostro territorio, e a livello nazionale. Il nostro scopo è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica verso i diritti dei bambini, in Italia sono circa 35.000 i bambini che necessitano di cure palliative, per malattie inguaribili e solo il 5% ne usufruisce".
"In generale le cure palliative nella nostra regione sono molto carenti, in particolar modo nel lecchese ci stiamo attivando in questo periodo, proprio per dare una potente risposta a questo bisogno" ha commentato la dottoressa Cortinovis. "In questo momento sono i genitori che devono farsene carico, il nostro obiettivo è quello di stare accanto alle famiglie accompagnadole e sostenedole nella complessità della gestione quotidina dei bisogni sociali e sanitari".
Il cordone di ciclisti in maglia rosa si è diretto verso sud fino a Merate dove in piazza degli Eroi ha trovato ad attenderli il banchetto di Abio assieme ad alcuni esponenti del Lions, nonché il sindaco Massimo Panzeri, orgoglioso per l'iniziativa che parla anche meratese.
Sosta di un'oretta all'ombra dei tigli, rifocillati anche da un piccolo rinfresco e poi ripartenza verso Bergamo per la conclusione della manifestazione.