Vercurago: una panchina rossa sul lungolago per dire 'basta' alla violenza sulle donne

“Da oggi il verde del nostro lungolago viene interrotto dal colore rosso, simbolo di solidarietà per tutte le donne vittime di violenza. Questa panchina è stata posata su iniziativa del Consiglio comunale dei ragazzi, organo ufficiale attivo presso la Scuola Secondaria di primo grado, quest’anno particolarmente ricco di proposte relative a temi molto attuali: siamo stati invitati a riflettere sulla pulizia delle aree del paese, sulla sostenibilità energetica degli edifici e a mostrare sensibilità nei confronti delle vittime della violenza sulle donne”. Queste le parole con cui il consigliere all’istruzione del Comune di Vercurago Michele Meoli ha dato inizio alla cerimonia di inaugurazione tenutasi durante la serata di martedì 31 maggio.


Paolo Lozza ed Eleonora Tirinzoni





La parola è poi passata a una delle protagoniste dell'iniziativa, il sindaco dei Ragazzi Eleonora Tirinzoni: “Tramite percorsi educativi a scuola, siamo venuti a conoscenza delle gravità degli atti di violenza commessi ai danni delle donne. Siamo soddisfatti di essere riusciti a portare a termine la nostra idea, favorendo la realizzazione di questa panchina rossa; vuole essere una pietra d’inciampo in grado di attivare l’attenzione e la sensibilità dei passanti in riferimento a un tema così delicato. La particolarità di questa seduta sta nella frase di Liliana Segre che vi è riportata: “L’indifferenza è peggio della violenza. Dall’indifferenza non puoi difenderti”. Noi ragazzi l’abbiamo scelta perché riteniamo che il silenzio ci renda complici di persone che si comportano da criminali. Speriamo che questa panchina contribuisca ad abbattere il muro dell’indifferenza e lasci un segno in ciascuno di noi”.





Michele Meoli


Sara Amigoni

E così, dopo aver inaugurato la nuova struttura, tutti i presenti hanno voluto dedicare un minuto di silenzio in ricordo di tutte le vittime di violenza. A questo importante momento non hanno voluto mancare le docenti, la vice preside dell’Istituto comprensivo di Calolzio Anna Bruna Frigerio e nemmeno il primo cittadino Paolo Lozza: “La panchina rossa è una testimonianza di civiltà. Comunicare, condividere e promuovere la sensibilità a questa tematica è compito di ognuno di noi, e oggi questo anelito che parte dai ragazzi e dalle ragazze ha un valore ancora più grande. Non stancatevi mai di testimoniare la vostra voglia di equità e di progresso”.






La cerimonia è poi proseguita con un'altra iniziativa, frutto dell’impegno e della dedizione che i ragazzi hanno dimostrato in questo duro periodo scolastico: si sono svolte infatti le premiazioni del concorso di poesia che, come spiegato dalla responsabile della biblioteca Sara Amigoni, dal 1999 permette ai giovani alunni di cimentarsi nel mondo della poesia per esprimere le proprie emozioni.



Al microfono Anna Bruna Frigerio




I vincitori di questa edizione sono stati per la sezione “Prima media” Sara Malvestiti al primo posto, Giulia Vannucchi al secondo e Nicole Ruggiero al terzo; invece per la “Seconda e Terza media” a trionfare sono stati Riccardo Bonfanti, Daniele Genovese e Leonardo Magni.
V.P.
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