Ballabio: bocciato il bilancio, i consiglieri 'ribelli' staccano la spina al sindaco Bussola
Il sindaco Giovanni Bruno Bussola
Dal prato da salvare, all'amministrazione da affossare. Gli esponenti "ribelli" del gruppo di maggioranza Nuovo Slancio per Ballabio Alessandra Consonni, Luca Pirovano e Marco Pedrazzini dopo aver dichiarato guerra sulla questione del Barech hanno di fatto staccato la spina al sindaco Giovanni Bruno Bussola, bocciando il Bilancio di previsione, da approvare necessariamente entro oggi.
Un passaggio che porterà il primo cittadino in carica dritto in Prefettura.
L'aumento delle indennità dagli amministratori, l'appiglio a cui l'ex sindaca (leghista come il suo successore) e gli altri due consiglieri (uno dei quali di Fratelli d'Italia, in una crisi dunque che coinvolge entrambi i partiti di centrodestra) si sono attaccati per... mandare a casa Bussola.
Di seguito la dichiarazione della Consonni: "Nel documento di Bilancio che stasera siamo chiamati a votare, per noi e, sono certa, per chi ha creduto in Nuovo Slancio, c'è un motivo di particolare delusione. Nuovo Slancio per Ballabio è nato, con una sana volontà di cambiamento, con l'obiettivo di rispondere in maniera positiva al sacrosanto desiderio di antipolitica che c'era e c'è tra i cittadini. La sfida, era quella di realizzare una alternativa alla casta, a cominciare dallo spirito volontaristico di questo impegno. Appena insediati, 7 anni fa, avevamo eliminato persino i rimborsi spese di sindaco e assessori, avevamo passato al setaccio ogni spesa nel quadro di una promessa che era il punto fondamentale del nostro impegno: non aumentare mai tariffe e tasse, ad ogni costo. Ce l'abbiamo fatta a mantenere la nostra parola, che credo sia alla base di tutto il resto. Oggi, invece, in un momento di gravi difficoltà per i cittadini, apprendo che nel Bilancio troverà spazio l'infausto provvedimento che dispone l'aumento delle indennità di sindaco e assessori, a partire da gennaio di quest'anno. L’incremento che scatta sin d'ora, verrà applicato integralmente dal 2024 quando il sindaco di Ballabio percepirà, infine, un bell'aumento di ben 1.000 euro lorde al mese per un totale di 3.036,00 euro lordi rispetto agli attuali 1.952,21 lordi . Teniamo presente che già oggi il sindaco di un piccolo paese come Ballabio riceve una dignitosa indennnità di circa 1.500 euro netti al mese e che può svolgere, parallelamente, la propria attività. Questo aumento contraddice vistosamente il vincolo morale a non ritoccare al rialzo i costi della pubblica amministrazione. Si dirà che il Comune recepisce una legge nazionale e che i soldi arrivano dallo Stato. A parte il fatto che non è precisamente così, perchè l'Irap di questi aumenti graverà interamente sulle casse ballabiesi, troviamo che sia una questione di lana caprina distinguere tra il denaro pubblico statale e il denaro pubblico comunale: all'origine, in entrambi i casi, ci sono il lavoro e i sacrifici dei cittadini, che aumenti da 1.000 euro al mese se li possono scordare. Ad aprile i poliziotti hanno avuto un aumento di circa 100 euro lordi, e sembra una grande conquista. In conclusione, rifiutiamo ovviamente l'aumento. Indichiamo a sindaco e assessori l'esempio virtuoso di altri sindaci e assessori che in varie parti del Paese hanno rinunciato a tenersi questo supplemento di soldi dei cittadini. Per queste ragioni, saldi nei nostri principi di sempre, annunciamo il voto contrario".Un voto contrario che ha messo in minoranza una maggioranza che solo due settimana fa aveva portato a Ballabio lo stato maggiore della Lega per difendere il progetto Combi, rifiutando però l'assemblea pubblica chiesta da Consonni, Pirovano e Pedrazzioni arrivati così alla resa dei conti.