Lecco perduta/324: i 100 anni dello stadio, 'pezzo' di storia oltre lo sport

Un anziano tifoso bluceleste chiede: “Si prevede qualche cerimonia celebrativa per i 100 anni dello stadio, il vecchio Cantarelli di Castello che venne inaugurato nell’ottobre 1922?”. La risposta è giunta anche da una recente intervista TV al noto giornalista sportivo lecchese Sergio Gavardi, alla Gazzetta dello Sport per oltre 33 anni, in una lunga carriera terminata nel ruolo di redattore capo centrale. Gavardi ha dichiarato: “Lo stadio rappresenta un pezzo rilevante della storia di Lecco, anche oltre l’ambito sportivo, e merita sicuramente di essere ricordato con apposita celebrazione nella ricorrenza del secolo”.


Il Cantarelli dei pionieri del calcio bluceleste

La cerimonia inaugurale del Cantarelli risale al 15 ottobre 1922. Il terreno di gioco era suk territorio comunale di Castello, allora ancora autonomo Comune, prima di essere assorbito il 1° marzo 1924 dalla “Grande Lecco”. L'evento si svolse alla presenza delle maggiori autorità, con i sindaci di Lecco e di Castello, Giovanni Gilardi e Giovanni Battista Sala. Madrina è stata Carla Ceppi, ventenne figlia di Eugenio e sorella maggiore di Mario, il presidentissimo della Serie A. I terreni per il nuovo impianto calcistico era stati messi a disposizione da Eugenio Ceppi, "numero uno" della società, e si allungavano nella vasta proprietà agricola che fronteggiava la villa residenziale della famiglia.


Pertini parla al Rigamonti il 14 marzo 1976

Venne disputata l’amichevole di calcio Canottieri Lecco – Ginnastica Gallaratese. Vinsero i blucelesti per 5 a 2; il nuovo centro sportivo, ampio e moderno, sostituiva l’angusto rettangolo detto della Primavera, dalla trattoria che spalancava i battenti davanti alla caserma Sirtori di via Leonardo da Vinci (attuale sede di uffici della Questura), nell’area retrostante con ingresso dall’attuale civico 3 della stessa arteria stradale (allora via Amilcare Ponchielli) dove c’era un grande portone su ampio cortile. Nella relativa zona era stato sagomato, con muro confinante con il corso del Caldone ancora scoperto verso l’attuale piazza Mazzini, il primo campo di gioco dei blucelesti della Canottieri, nel marzo 1914.


Cerimonia per l'Handicap Day con il cardinal Martini nel 1988

Quanta nostalgia passa dal vecchio Cantarelli, ora stadio Rigamonti-Ceppi. Il primo campionato dei blucelesti, nel 1922/1923, è quello che vede lo scudetto tricolore vinto dalla Pro Vercelli, la formazione dalle bianche casacche piemontesi, che avevano già conquistato diverse volte il titolo nazionale, iniziando nel 1908. Il Lecco è in serie dilettantistica inferiore, rispetto ai "miti" della Pro Vercelli, ma è arrivato poi nella super classifica di A.


Un concorso ippico nell'estate 1951

Sono le società che almeno una volta hanno militato nel massimo campionato nazionale. Il Lecco in questa speciale graduatoria è presente con tre tornei in A (1960/1961; 1961/1962 e 1966/1967), con 69 punti complessivi nelle 19 partite vinte e 31 pareggiate, sulle 102 giocate, oltre che con 84 reti.


 La Nazionale Cantanti con il famoso trio Morandi-Ruggeri-Tozzi, nel 1987

Spicca nella storia del calcio bluceleste la figura di Mario Ceppi, che seguiva con incredibile attenzione e passione la squadra. Titolare dell’affermata fabbrica di lampadine FILE, contrassegnata dal marchio Leuci, dedicava tutto il suo tempo libero dall’impegnativo ruolo di manager aziendale della società sportiva.


Il presidente Ceppi con l'allenatore Piccioli

Ci fermiamo, qui, per un revival in altre puntate di una storia centenaria: c’è da dire subito che lo stadio ha ospitato manifestazioni importanti che rimangono nella memoria del lecchese. La documentazione fotografica a corredo di questo articolo ne è testimonianza. Ma saranno necessarie altre cronache per scrivere un cammino, non solo sportivo, durato 100 anni. Intanto è fondamentale che la macchina organizzativa si metta in movimento e, siccome lo stadio è comunale, dovrebbe spettare all’Amministrazione civica la prima mossa operativa.
A.B.
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