Vercurago: calolziese a processo per aver rigato la Porsche al nipote. 2.500€ il danno

Ci sarebbero dei dissapori famigliari alla base della vicenda che ha portato quest'oggi un calolziese di 66 anni a difendersi dalle accuse di danneggiamento nei confronti del nipote 28enne. L'uomo, secondo la Procura della Repubblica di Lecco avrebbe rigato l'auto del parente: una Porsche del valore di 180mila euro.
Prima la fidanzata del giovane e poi la stessa persona offesa sono state oggi chiamate a testimoniare in merito ai fatti avvenuti il 5 febbraio del 2020. Entrambi avrebbero visto l'odierno imputato graffiare il costoso veicolo.
“Abbiamo fatto aperitivo in un bar di Vercurago poi uscendo abbiamo notato mio zio vicino alla mia macchina mentre la stava rigando” ha dichiarato il 28enne, costituitosi parte civile in questo processo e assistito dall'avvocato Marcello Perillo del foro di Lecco. Ha quindi aggiunto che sarebbe stato inutile chiedere spiegazioni del gesto perché l'uomo se la sarebbe data a gambe, per poi nascondersi fra dei cespugli.
“Ho molta cura della mia auto, non la utilizzo quasi mai” ha continuato il giovane, che ha specificato di aver speso almeno 2500 euro di riparazione dopo quell'episodio. Il presunto danno sarebbe stato particolarmente evidente: un solco bianco profondo che si sarebbe ben notato sulla carrozzeria rossa fiammante.
Ha quindi reso il proprio esame l'imputato, difeso in aula dall'avvocato Marilena Guglielmana: “io non l'ho nemmeno sfiorata la macchina. Stavo andando in quel bar per bere un caffè, ma quando ho riconosciuto il veicolo di mio nipote me ne sono andato perché non volevo vederlo”.
L'uomo quando l'avvocato Perillo ha chiesto come mai si stesse recando proprio nel bar in cui casualmente si trovava il nipote invece del locale (poco distante) dove lavorava la figlia ha risposto che era proprio per tenere d'occhio la concorrenza. “Sarei stato ripreso dalle telecamere dello stabilimento vicino!” ha quindi concluso l'uomo, scagionandosi.
Il giudice Gianluca Piantadosi, prima di rinviare per discussione all'11 novembre, ha acquisito i filmati di videosorveglianza che avrebbero ripreso l'auto nel momento del misfatto.
F.F.
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