Calolzio: Fiocchi, Cereghini, Terragni e il razionalismo 'approfonditi' al Rota con il Circolo Tenchio. Mostra dall'1 a Oggiono

I ragazzi della 5^C CAT dell'Istituto Rota di Calolzio questa mattina sono “saliti in cattedra” organizzando, per i colleghi di terza del medesimo indirizzo, una conferenza da titolo "Il razionalismo lariano e la figura dell'architetto Mino Fiocchi", primo momento di restituzione di quanto appreso durante l'anno scolastico nell'ambito di un percorso di approfondimento portato avanti - con il coordinamento dei professori Silvio Romano e Daniele Camillo Gilardi - con il supporto del Circolo Tenchio di Oggiono nella persona di Dario Ripamonti.

Il vicepreside Daniele Oliverio

Proprio rivolgendosi all'esperto esterno, il vicepreside Daniele Oliverio, ha espresso, in apertura della mattina, il proprio ringraziamento sottolineando il valore di tale collaborazioni da anni attivate per "facilitare l'integrazione tra i nostri studenti e il territorio". Un'integrazione che porterà l'attività di ricerca svolta tra i banchi anche "fuori" dall'ambiente del Rota. Il prossimo mercoledì 1 giugno, infatti, verrà inaugurata, presso Villa Sironi a Oggiono, la mostra con lo stesso titolo della conferenza odierna, una iniziativa culturale che punta a far conoscere al pubblico interessato non solo il lecchese Fiocchi ma anche il collega Mario Cereghini (pure lui di Lecco) nonchè il comasco Giuseppe Terragni e, con loro, il razionalismo lariano della prima metà del Novecento. Solo per citare alcuni progetti dei tre protagonisti dell'analisi compiuta dagli studenti, basti pensare al Palazzo della Banca Popolare di Lecco realizzato da Mino Fiocchi, al Palazzo di Giustizia di via Cornelio di Cereghini e alla Casa del Fascio a Como di Terragni.

Dario Ripamonti

Il professor Silvio Romano

Proprio quest'ultimo iconico edificio compare sulla locandina di pubblicizzazione della conferenza odierna (e della mostra) che riprende i concetti espressi dal titolo del percorso. "Il razionalismo è rappresentato dalla Casa del Fascio - spiega appunto il professor Romano - che è proposta in maniera stilizzata. Dalla facciata principale si affacciano gli occhi dei vari architetti di cui l'incontro tratta come anche a simboleggiare che come da ogni finestra, con occhi diversi si possono avere delle viste diverse e quindi approcci alla vita e all'arte (in tutte le sue forme) diversi. Sul lato destro  - che era adibito nella Casa del Fascio alle immagine di regime - invece è stata inserito il profilo del Lago di Como a simboleggiare il razionalismo declinato in sede Lariana". La progettazione grafica si deve a Matteo Pasquale. Sono intervenuti quali relatori invece Camilla Castelli e Ilaria Teodoro introducendo Terragni; Luca Vittorio Corti parlando di Cereghini e Sara Librizzi per Fiocchi, figura su cui si è giocato il confronto con gli altri suoi coevi, evidenziando come il professionista, classe 1893, esponente di una importante famiglia industriale lecchese, sia riuscito a recuperare uno stile tutto suo.

Il professor Silvio Romano insieme ai relatori Sara librizzi, Ilaria Teodoro, Luca Vittorio Corti, Camilla Castelli

“Gli studenti hanno approfondito i temi relativi ai tre architetti che hanno operato sul territorio lariano lasciando la loro impronta innovativa e modificando, nel periodo del razionalismo lariano, il profilo delle nostre città con un linguaggio architettonico basato sui principi d'ordine e di semplicità dell'architettura classica” spiega, introducendo la mostra, Dario Ripamonti del Circolo Tenchio di Oggiono. Al progetto hanno contribuito anche gli architetti Pamela Maggi e Attilio Terragni.
L'esposizione sarà visitabile fino a domenica 5 giugno.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.