Lecco: i ponti fanno ancora discutere, presentato il progetto per il Vecchio a senso alternato

Ponte Azzone Visconti
“È un Pgtu che abbiamo ricevuto in eredità e che adesso è venuto il momento di sperimentare prima di passare ad interventi definitivi”, ha detto l’assessore alla Viabilità Renata Zuffi prima di lasciare la parola all’ingegner Mauro Barzizza, autore del piano: “Il Pgtu è uno strumento che cerca di mettere a sistema tutta la mobilità cittadina, differenziando gli interventi sui diversi assi stradali per mantenere una città aperta al traffico di passaggio e al contempo valorizzare e dare respiro a chi abita in città e la vuole vivere anche con mezzi alternativi all’auto”.
L’intervento sul ponte fa parte di quanto previsto dal Piano particolareggiato del centro, finalizzato a ridurre la pressione del traffico in questa zona: il primo tassello è quello che ha riguardato le due nuove rotatorie - quella tra via Digione e via Amendola e quella tra viale Dante e via Marco d’Oggiono - che hanno avuto il riscontro positivo dii liberare via Ghislanzoni dal traffico delle vetture. Il secondo tassello, quello del ponte Azzone Visconti, nasce da un’analisi dei flussi di auto dalla quale è emerso che il traffico sui due ponti è sostanzialmente equivalente e che quindi è possibile utilizzare il ponte Visconti nelle ore di punta e dirottare tutto il traffico sul ponte Kennedy nelle ore di morbida. Per realizzare questo intervento sarà invertito il senso unico di via Bezzecca, così da permettere alle persone che, per abitudine, cercheranno di uscire dal ponte Vecchio in un momento sbagliato della giornata, di tornare facilmente verso il ponte Nuovo. Questo primo cambiamento dovrebbe essere implementato subito dopo l’estate, mentre entro la fine dell’anno è prevista l’apertura a doppio senso del ponte Visconti.
Tutti i consiglieri comunali presenti, di maggioranza e di opposizione, hanno sottolineato che sarà importante informare al meglio i cittadini e prevedere degli importanti supporti, dalla cartellonista alla presenza della Polizia locale, per dirigere al meglio il traffico. Il dirigente Davide Cereda ha assicurato che, dal momento che ci sarà un semaforo, sarà difficile per gli automobilisti sbagliarsi e che il nuovo senso di marcia di via Bezzecca ridurrà il disagio anche per i più distratti.

Più complessa la questione sull’altro ponte, quello che ancora non c’è: come annunciato mezzo stampa dal sindaco qualche giorno fa, la conferenza dei servizi che presiede l’iter per la costruzione del quarto ponte, accanto al ponte Manzoni, ha “controdedotto” le osservazioni presentate dal Comune di Lecco rispetto a quest’opera. Questo vuol dire che il progetto iniziale - quello di una corsia che collegherà con un unico senso di marcia Pescate con lo svincolo del Bione - non sarà modificato, nonostante i disagi che questo comporterà per la città. “I tempi saranno molto rapidi - ha chiarito Mauro Gattinoni - non è una delle opere commissariate e pare che i costi siano già coperti, grazie ai 22 milioni di euro messi dal Governo e i 7/8 messi da Anas”.
Certo questo non sposta i problemi per la città: sarà necessario ridisegnare lo svincolo del Bione e Regione Lombardia darà al Comune 4 milioni per farlo, bisognerà poi spostare la piazzola ecologica, cambiare la viabilità di via Buozzi, realizzare un nuovo accesso per il centro sportivo, spostare la piazzola dell’elisoccorso e il deposito della protezione civile; infine dovrà aspettare sia il raddoppio della pista ciclabile sia la riqualificazione della foce. Tutto questo senza alleggerire la pressione del traffico sulla città, dal momento che, appunto, la direzione di questo nuovo ponte è solo in entrata.
Giacomo Zamperini (Fratelli d’Italia) ha criticato il sindaco: “Le sue dichiarazioni sono troppe molli e lei è troppo fighetto, deve battere i pugni sul tavolo per spostare il traffico fuori dalla città, sulle tangenziali: noi facciamo invece facciamo il contrario e ci portiamo il traffico in città”.
Meno interventista Corrado Valsecchi (Appello per Lecco): “Anas non sente neanche i rumori del pugno sul tavolo del sindaco di Lecco e dobbiamo averne la consapevolezza. Ci sono 23 milioni per fare una cosa utile che è evidente che non è risolutiva. L’altra questione che dobbiamo affrontare è che i problemi di traffico li risolviamo solo con il decentramento, dando un po’ di respiro a questa città”.
Assolutamente contrario a questa ipotesi il forzista Emilio Minuzzo: “Se decentriamo, il capoluogo si svuota della sua ragion d’essere, anzi dovremmo farci forti di questo ruolo e imporci, smettendo di essere in balia di un sindaco di un piccolo paese limitrofo. L’opera ha un senso e va fatta, anche solo per il fatto che è finanziata e che non è di nostra competenza”.
Una prospettiva diversa quella di Ambientalmente: “Le Olimpiadi potevano essere un’occasione per potenziare la mobilità ferroviaria che è piena di criticità, invece ci viene offerta questa soluzione che non si sa nemmeno se porti benefici, dal momento che un’analisi del traffico non è stata fatta” ha ricordato Alessio Dossi.
M.V.
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