Il Parco di Villa Gomes teatro dell'accaduto
Aveva raccontato di essere stato rapinato e percosso (anche con l'utilizzo di un ramo e di una bottiglia quale "arma") all'interno del Parco di Villa Gomes da tre connazionali, finiti così a processo. Oggi a distanza di quasi tre anni dal fatto - datato 21 agosto 2019 - si è chiuso il processo a carico dei tre soggetti indicati dal denunciate quali autori dell'assalto: tutti sono stati assolti, "perché il fatto non sussiste" in relazione alla presunta sparizione di due cellulari della vittima e "perché il fatto non costituisce reato" per quanto attiene invece le lesioni, contestate nell'ambito di una zuffa scoppiata, secondo quanto emerso a dibattimento, per ragioni economiche. Timothy O., doveva infatti, secondo quanto raccontato in Aula, del denaro a Monday O., assistito a processo dall'avvocato Cristiano Ratti. Decisamente poco chiaro, quanto accaduto al Parco, all'esito del dibattimento. Alla Polizia, in sede di denuncia, la vittima aveva raccontato di essere stato avvicinato da Monday O. che gli avrebbe "chiesto" il braccialetto che aveva al polso, strappandogli, al suo diniego, uno smartphone che aveva nella tasca dei pantaloni. Da qui la chiamata al 112 da parte di Timothy O., con altro telefono. Nell'attesa dell'arrivo delle divise, sarebbero sopraggiunti gli altri due imputati - Azeez M. e Francis A., entrambi assistiti dall'avvocato Massimiliano Vivenzio - a suo dire per dare supporto a Monday O., circostanza questa ribaltata nei loro racconti, sostenendo di essere intervenuti per cercare di sedare l'alterco. Scappati i presunti aggressori, nonostante il tentativo della vittima di trattenerli, la Polizia avrebbe poi rintracciato Timothy O. per strada, tumefatto. Da qui l'attivazione dei soccorsi e poi la denuncia.
Il processo basato sulle dichiarazioni dei coinvolti - che al Parco avrebbero condiviso anche dell'alcol - si è chiuso, come detto, questa mattina con l'assoluzione di tutti e tre gli imputati.