Ricordi lecchesi di Ciriaco De Mita, scomparso a 94 anni

Ciriaco De Mita, l’ex presidente del Consiglio dei Ministri e segretario nazionale della Democrazia Cristiana, deceduto oggi nella casa di cura Villa dei Pini di Avellino, all’età di 94 anni, conosceva bene Lecco e la sua provincia. L’autonomia politica della D.C. lecchese, staccandosi da Como tra il 1968 ed il 1970 è dovuta ad iniziativa della corrente locale di Base, la sinistra democristiana, che faceva riferimento a Cesare Golfari, sindaco di Galbiate, ma che aveva come esponenti nazionali di rilievo il milanese Giovanni Marcora e, soprattutto, Ciriaco De Mita.

Ciriaco De Mita alla Casupola di Bosisio Parini, durante un convegno provinciale della D.C. di Lecco

De Mita è stato più volte nel lecchese partecipando a convegni provinciali del partito, in particolare quello tenuto alla Casupola di Bosisio Parini con la regia organizzativa di Antonio Spreafico, sindaco di Molteno, ed assessore provinciale a Como con il presidente Giovanni Fiamminghi. De Mita tenne, in quell’occasione, una delle sue "chilometriche" relazioni che potevano ricordare quelle di Aldo Moro, suo mito politico nel progetto di modernizzare la Democrazia Cristina.

De Mita mentre partecipa ad un convegno della Sinistra D.C.; si possono conoscere nella foto Golfari, Puccio e Galbiati

Nel giugno 1970 la sinistra D.C. lecchese, con le elezioni comunali, provinciali e le prime regionali, collocava i suoi uomini migliori in posti di primaria responsabilità, come Guido Puccio sindaco al Comune di Lecco, Giovanni Fiamminghi presidente dell’Amministrazione provinciale a Como, dopo essere stato assessore e, prima ancora, sindaco di Malgrate, e Cesare Golfari capo gruppo in Consiglio regionale con il primo presidente Piero Bassetti al quale Golfari subentrerà nel 1974.
De Mita ha partecipato più di una volta ai convegni di studi promossi dal centro di cultura politica “Giovanni Marcora” di Lecco ed aperti, in particolare ad esponenti della sinistra democristiana. Furono numerosi i lecchesi che parteciparono al suo comizio conclusivo nazionale in piazza Duomo a Milano della campagna elettorale 1987, dove era presente fra i candidati sul palco anche il lecchese Cesare Golfari, che verrà eletto al Senato della Repubblica.

Ciriaco De Mita, segretario nazionale della D.C., interviene a Lecco ad un convegno al Teatro della Società;
si riconoscono nella foto, partendo da sinistra, Fazzini, Guzzetti, Puccio, Citterio, Golfari, Mauri

De Mita è stato sicuramente un regista-protagonista dell’accordo che, scavalcando Craxi, fra democristiani e comunisti, portò alla nomina di Sandro Pertini, nel 1978, alla presidenza della Repubblica. Era noto il suo scontro, definito quasi “antropologico”, con Bettino Craxi, il leader socialista degli anni ’80, che si presentava come rivale “indigesto” in una cultura democristiana aperta a sinistra, ma con riferimenti saldi di matrice atlantica ed occidentale. Un’operazione, quest’ultima, ardita e controversa che non mancò di lacerare il rapporto correntizio tra le maggiori componenti della D.C.
Anche nei suoi interventi lecchesi De Mita si è caratterizzato per le lunghe riflessioni sulla situazione contemporanea ed i relativi interrogativi finali, dove era difficile concludere nella logica di un potere che da tempo frenava esperimenti arditi.
Aloisio Bonfanti
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