Galbiate: studenti in marcia per la legalità, a scuola ospiti due sindaci e vice Prefetto

La pioggia scrosciante ha complicato un po' i piani, ma di certo non ha intaccato lo spirito dell'iniziativa. È stata una mattinata nel segno della legalità quella di oggi, mercoledì 25 maggio, alla Scuola Secondaria di primo grado di Galbiate, sede dell'Istituto Comprensivo.



A 30 anni dalla strage di Capaci del 23 maggio 1992, quando un terribile attentato di Cosa Nostra spezzò la vita del magistrato Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo e degli uomini della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, i giovanissimi alunni sono stati protagonisti di un momento di riflessione culminato in una "marcia" lungo le vie del paese, secondo un programma leggermente variato proprio a causa del maltempo.


Lauretta Invernizzi, Piergiovanni Montanelli, Gloria D'Arpino, Laura Motolese, Tiziana Galbusera, Milena Colombo



La camminata ha avuto come destinazione finale il Centro Diurno Integrato "Le Querce di Mamre", cornice più che mai adatta all'evento trattandosi di un bene sequestrato alla 'ndrangheta locale per poi essere appunto trasformato in una struttura per anziani, gestita dalla Cooperativa L'Arcobaleno: in attesa di capire l'evolversi della situazione meteorologica, il "numero uno" di quest'ultima Renato Ferrario è intervenuto direttamente a scuola, dove ha avuto modo di assistere agli interventi dei ragazzi che, di fronte ai loro compagni più piccoli dei vari plessi della Primaria, hanno presentato la storia del luogo e alcuni lavori sul tema svolti per l'occasione. A fare da cornice, gli intermezzi musicali del coro scolastico diretto dalla professoressa Cornelia Dell'Oro.

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"Ricordo di essere già venuta qui lo scorso anno, ma oggi ci sono tornata volentieri - e con grande emozione - per stringervi idealmente in un abbraccio forte e sincero, per ringraziarvi di aver raccolto il testimone di coloro che combattono ogni giorno contro la mafia, dimostrando grande sensibilità verso questi temi" ha esordito il vice Prefetto vicario di Lecco Laura Motolese, affiancata dalla Dirigente scolastica Gloria D'Arpino e dalle autorità locali. "La legalità è un cammino, non un traguardo: è un percorso lungo, come la vostra marcia, che deve raggiungere il maggior numero possibile di persone".



Al centro il Sindaco dei Ragazzi Federico Gozzini

"Mafia non è solo uccidere, spacciare droga o mettere il pizzo: è una brutta mentalità che giustifica l'uso della violenza, anche quella che si esplicita in fenomeni all'apparenza banali come il bullismo e gli atti vandalici" ha aggiunto il sindaco di Colle Brianza Tiziana Galbusera, accompagnata dall'assessore Milena Colombo. "La dignità umana richiede il rifiuto di ogni forma di sopraffazione, come ci hanno insegnato Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che hanno passato a voi ragazzi il loro testimone. La libertà dai condizionamenti criminali è uno dei doni più preziosi della nostra società, che dobbiamo custodire con cura".




Concetti, questi, poi ripresi dal primo cittadino di Galbiate Piergiovanni Montanelli, accompagnato dalla sua vice Maria Butti, dall'assessore all'Istruzione Marco Brambilla e dal consigliere comunale Lauretta Invernizzi. "La lotta all'illegalità non può essere dimenticata nè lasciata nel cassetto, ma deve essere sempre presente nella nostra quotidianità. Ringrazio dunque gli insegnanti, ma anche la Polizia Locale, la Protezione Civile e i Carabinieri per aver reso possibile questa iniziativa. Perchè di giustizia non si deve parlare solo tra adulti, ma anche e soprattutto tra giovani".


L'arrivo al CDI "Le Querce di Mamre"

A seguire la partenza della marcia, con i ragazzi che hanno voluto portare con sè fino al CDI "Le Querce di Mamre" tanti striscioni colorati per dire "sì" alla legalità e lanciare a tutti i galbiatesi un messaggio di giustizia forte e chiaro. Solo un breve tratto di cammino, invece, per i bambini dei plessi della Primaria, che si sono fermati in Piazza Golfari per poi fare rientro a scuola in pullman.
B.P.
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