Valmadrera-Civate: esperienze culturali in realtà aumentata, al via ARgo

Ai nastri di partenza dal 28 maggio il progetto "ARgo", un percorso culturale innovativo con esperienze in realtà aumentata, permanenti e gratuite, che prendono vita all’aria aperta, tra le vie di Civate e Valmadrera, per raccontare il patrimonio storico-artistico del territorio grazie a un finanziamento dell'apposito Fondo della Fondazione Comunitaria del Lecchese Onlus e di Lario Reti Holding.
Nato dalla partnership tra l'associazione Luce Nascosta, Tokonoma e OpUp Digital Creative Studio, con la collaborazione del collettivo Recipient sulla parte di sviluppo tecnologico e il coinvolgimento degli enti proprietari dei beni culturali interessati, ARgo si presenta come un viaggio nello spazio e nel tempo, alla scoperta di luoghi poco noti e delle loro bellezze: un'immersione nelle storie che li hanno attraversati e che riprendono vita grazie alle tecnologie di realtà aumentata. Lo stupore e l’emozione di conoscere si fondono in un’esperienza poetica e innovativa, in cui installazioni digitali site-specific prendono magicamente forma nello spazio reale mentre la narrazione sonora e le musiche originali avvolgono lo spettatore. Un invito ad esplorare itinerari culturali inediti e sorprendenti di territori ancora poco conosciuti, ampliando gli orizzonti sul mondo, attraverso il potere immaginifico del virtuale. È sufficiente munirsi di uno smartphone per fruire della narrazione in realtà aumentata, che “rende visibile ciò che non sempre lo è" per citare Paul Klee, e getta un nuovo sguardo sul territorio, in un viaggio oltre i confini del qui e ora.
L'App di ARgo, scaricabile gratuitamente dagli store digitali, è stata realizzata per promuovere principalmente quattro luoghi di valore storico-artistico di Valmadrera e Civate, con mappe interattive che indicano i siti e le modalità per raggiungerli per poi, una volta sul posto, inquadrare le relative immagini poste su appositi pannelli per attivare l'esperienza in realtà aumentata di fronte al contenuto oggetto della narrazione.

I BENI CULTURALI

Monastero San Calocero – Casa del Cieco RSA – Civate
ARgo, di fronte alla facciata principale del monastero, rende visibile una riproduzione in miniatura dell’edificio (attualmente accessibile solo su prenotazione). Il visitatore può scoprire i segreti della sua storia raccontati da una voce narrante, mentre osserva gli antichi ambienti fedelmente riprodotti. Successivamente, la miniatura si ingrandisce in scala reale per avvolgere lo spettatore in un ambiente virtuale accompagnato da canti gregoriani.
La struttura dell’antico monastero benedettino civatese, legato alla famosa basilica di San Pietro al Monte, è oggi gestita dalla RSA Casa del Cieco Mons. Edoardo Gilardi Onlus. Ha subito numerosi rimaneggiamenti nei secoli ma presenta ancora significativi elementi di epoca romanica: il chiostro, la basilica, con il suo pregevole ciclo di affreschi veterotestamentari, e l’antica cripta.


Casa del Pellegrino – Civate
ARgo, in corrispondenza del portone di ingresso, apre una finestra in realtà aumentata che mostra un racconto video. Nelle immagini, le ante lignee si spalancano per condurre lo spettatore all'interno dell’edificio. La narrazione racconta le funzioni di accoglienza della Casa del Pellegrino, successivamente divenuta residenza nobiliare, mentre le immagini svelano le splendide camerae pictae custodite all'interno. Nata come struttura per l’ospitalità dei viandanti nell’alto Medioevo e legata alla confraternita del Santissimo Rosario, nel Quattrocento la Casa del Pellegrino è stata arricchita da un ciclo dipinto di storie di caccia e d’amor cortese, diviso in più camerae pictae decorate.


Centro Culturale Fatebenefratelli – Valmadrera
Con ARgo, il “Giardino dei Semplici”, un tempo coltivato dai frati Fatebenefratelli per la cura dei malati, riprende vita nella corte dell'antica Casa da Nobile. Ascoltando la storia dell’antico complesso, lo spettatore può “passeggiare” nella realtà virtuale e inseguire il volo di una farfalla che, posandosi sulle piante officinali narrate, ridona loro colore come per magia.
Di proprietà della famiglia Mandelli che vi possedeva una “casa da nobile” e una “stalla con cascina e torchiera con due tinere” almeno dal sedicesimo secolo, il centro viene lasciato in eredità ai frati dell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio - detti appunto Fatebenefratelli - a inizio Settecento. Oggi è un Centro Culturale con numerosi servizi (biblioteca, auditorium, sala mostre, sedi associazioni). Ospita anche un importante Orto Botanico, con migliaia di piante officinali.


Santuario San Martino – Valmadrera
Con ARgo, davanti al santuario è possibile visualizzare un video in realtà aumentata, che racconta la storia del luogo sacro dedicato al culto della Madonna del Latte, mentre le immagini mostrano gli affreschi di epoca rinascimentale conservati al suo interno. Un'esperienza culturale inclusiva, che permette una visita virtuale del santuario anche a coloro che non possono accedere alla lunga scalinata che conduce all'ingresso.
Antica parrocchiale di Valmadrera fino al 1566, la chiesa di S. Martino sorge in posizione elevata rispetto al paese. Nella navata e sull'arcone sono ancora in parte visibili gli affreschi della campagna decorativa tardo-gotica di metà Quattrocento. La cappella di sinistra presenta affreschi di fine '400, opera di Tommaso Malacrida. Attorno al 1520 risalgono altri dipinti della navata e l'intera cappella della Crocifissione. Persa la funzione di parrocchiale nel tardo Cinquecento, S. Martino diventa progressivamente un santuario.



PARTNER DI PROGETTO

Luce Nascosta APS
L’Associazione di promozione sociale Luce Nascosta nasce nel 2012: un gruppo di persone, perlopiù giovani, che ha deciso di dedicare tempo, energie e passione alla promozione dei beni culturali del nostro territorio, affinché l'impegno profuso nel recupero dei numerosi gioielli di Civate e dei comuni limitrofi possa concretizzarsi in una reale fruizione da parte del pubblico che si protragga nel tempo.

Tokonoma
Collettivo di artisti e designer realizza opere multimediali e immersive come video installazioni, video-ambienti interattivi, video-mapping, mostre e percorsi multimediali e interattivi per la valorizzazione del patrimonio immateriale.

OpUp Digital Creative Studio
Si occupa di edutainment e digital storytelling per la cultura, con l’ausilio delle nuove tecnologie digitali. Progetto sostenuto dal Programma di Innovazione Culturale di Fondazione Cariplo.
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