Lecco: botte tra due coinquilini, spunta il manico di una scopa. Il caso in Aula

Una colluttazione tra coinquilini finita in ospedale e poi in tribunale. Protagonisti due uomini, un cittadino di origine afghana (parte lesa) e un pakistano (imputato) all’epoca dei fatti (ottobre 2019) e tuttora domiciliati nella stessa abitazione di Lecco.
A scatenare  il litigio il rumore fatto da I.M. che in quel momento stava lavando i piatti.
“Sono tornato a casa stanco dal lavoro, avevo bisogno di riposarmi. Ho sentito che faceva rumore e gli ho detto di smetterla perché ero stanco. Lui mi ha riposto male e allora abbiamo iniziato a litigare e siamo venuti alle mani” ha spiegato la presunta parte offesa. Da quel momento la situazione è degenerata con calci, pugni e spinte da ambo le parti fino a quando l’imputato ha imbracciato il manico di una scopa e lo ha utilizzato per colpire con violenza il contendente su un fianco e provocandogli un trauma importante a una mano. Finito al pronto soccorso l’uomo è stato poi sottoposto a intervento chirurgico per la frattura alla mano e a diverse settimane successive necessarie per la guarigione a seguito del gesso.
L’udienza per la discussione è stata aggiornata dal giudice Gianluca Piantadosi al prossimo 8 luglio.
S.V.
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