Lecco, viale Turati: soggetto violento arrestato per 'resistenza'

La chiamata alla centrale operativa del 112 per una aggressione in atto è giunta attorno a mezzanotte e trenta. Un equipaggio della Polizia di Stato si è portato sul posto e, in piazza Cappuccini, rione Santo Stefano, gli agenti si sono imbattuti in H.L., marocchino, classe 1990, che stava colpendo un uomo. Subito i poliziotti sono scesi dall’autovettura per prestare soccorso ma il soggetto, come ha riferito un operante questa mattina in aula al cospetto del giudice Gianluca Piantadosi, si presentava aggressivo e violento. Reazione che ha riversato sugli agenti quando hanno tentato di intervenire per fermarlo. Data la situazione, uno dei poliziotti ha allora utilizzato lo spray al peperoncino neutralizzandole l’aggressività e riuscendo così a fermarlo e a porlo in arresto non senza che il giovane riuscisse ad entrare in contatto con le divise provocando loro alcune escoriazioni. Chiamati i rinforzi della Polizia, dopo essere stato decontaminato dalla sostanza urticante, il fermato è stato portato in Questura per le formalità di rito.
Secondo la ricostruzione l’imputato, senza fissa dimora dal 2014 e gravato da due provvedimenti di espulsione emessi dal Prefetto di Como e dal questore di Lecco, aveva raggiunto la casa della sua ragazza in piazza Cappuccini, al termine di Viale Turati, zona già attenzionata per episodi di violenza. Qui era cominciata una accesa discussione per l’ipotesi di convivenza avanzata dal giovane. Mentre i due discutevano era giunto un inquilino del palazzo che, vedendo la situazione e alcune ferite riportate dalla giovane a una gamba e la maglietta sporca di sangue, è intervenuto chiedendo se ci fosse bisogno di aiuto e finendo così travolto dalla furia del 32enne.
Situazione riportata alla calma non senza difficoltà con l’arrivo della pattuglia di  poliziotti e il successivo arresto del giovane con l’accusa di resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale, con ferite giudicate guaribili per entrambi gli operanti con tre giorni di prognosi.
Il legale d'ufficio Amerigo Bianco ha chiesto per H.L. i termini a difesa nell'ottica di addivenire ad un accordo per un patteggiamento e il giudice, intimando come misura cautelare il divieto di dimora in Lecco, ha rinviato al 24 giugno.
S.V.
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