UP–Un Percorso/50: i panorami più belli sul Lago di Como nella terza tappa del Sentiero del Viandante

Prosegue il nostro cammino lungo il Sentiero del Viandante. In questo numero di UP – Un Percorso, vediamo la terza tappa che va da Varenna a Dervio. A differenza delle due precedenti, questa è più facile ed è davvero molto panoramica. Caratteristiche, queste, che la rendono alla portata di un pubblico molto vasto e anche meno allenato. Tuttavia, la lunghezza complessiva è significativa: parliamo di 12 chilometri. Chi fosse meno allenato può suddividere ulteriormente in due sottotappe: Varenna-Bellano o Bellano-Dervio. Lungo il percorso sono presenti numerose fontanelle.

Partenza: Varenna (270m slm)
Arrivo: Dervio (260m slm)
Lunghezza: 12,2 km
Dislivello positivo: 470m
Durata complessiva: circa 4 ore
Difficoltà: E



La partenza è la Stazione di Varenna. Da qui, ripercorrendo a ritroso l’ultimo tratto della seconda tappa, risaliamo sulla ripida stradina fino a Vezio, frazione di Perledo (20 minuti). Arrivati all’incrocio già visto in precedenza, svoltiamo a sinistra e iniziamo a scendere ripidamente sulla mulattiera di ciottoli (attenzione in caso di pioggia!), addentrandoci in una vallata immersa nei boschi.
Dopo una decina di minuti raggiungiamo il Torrente Esino, che attraversiamo su un grazioso ponte di pietra nei pressi di un’abitazione in stile rustico. Iniziamo poi a risalire sul fianco opposto della valle. In poco tempo sbuchiamo sulla strada asfaltata (via dell’Artigianato lombardo) nella zona industriale di Perledo. Svoltiamo a destra e subito dopo a sinistra, poi imbocchiamo una scalinata che sale verso la chiesetta di Campallo, a cui arriviamo dopo 30 minuti dalla partenza a Varenna.
Attraversiamo il portichetto della chiesa e imbocchiamo una nuova mulattiera in ciottoli che passa tra le case in pietra (via per Campallo) con una bellissima vista sul lago, fino a raggiungere il nucleo di Regolo, frazione di Perledo. In questo punto le indicazioni, per la verità, si perdono un po’ e bisogna fare attenzione per non sbagliare strada. Dobbiamo svoltare infatti a sinistra in una via che sembra a fondo chiuso, ma non lo è. Dall’altra parte infatti sbuchiamo su via per Esino, la provinciale che sale da Perledo a Esino Lario. Ora svoltiamo a sinistra e scendiamo per qualche metro. In prossimità di un curvone, sulla destra imbocchiamo via alla Cava Bassa.



Dopo una breve rampa in salita, la strada corre ai piedi di alcune villette a schiera di recente costruzione. Arrivati in prossimità dell’ultima casa, si apre una vista strepitosa sul Lago di Como: merita una foto! L’asfalto ora termina e torniamo su una mulattiera che si addentra nel bosco, costeggiata da muretti a secco. A un certo punto il sentiero piega bruscamente a destra e inizia una breve salita, che poi sbuca sulla strada asfaltata Via alla Cava Alta nei pressi di una cappelletta.
Proprio a fianco della struttura, un sentiero scende nel bosco, a sinistra. Imbocchiamolo. Dopo pochi minuti, quando l’orologio dice che sono passati 60 minuti dalla partenza, arriviamo a ridosso dell’imponente chiesa di Gittana, altra frazione di Perledo. Qui possiamo fare una piccola sosta.



Riprendiamo il cammino e giriamo intorno alla struttura, dopodiché scendiamo alcuni scalini che ci portano nuovamente sull'asfalto: è la Strada del Verde. Andiamo a destra e percorriamo un breve tratto in salita, fino a quando, nei pressi del cimitero di Gittana, sulla sinistra vediamo staccarsi il sentiero che si inoltra nel bosco con un andamento pianeggiante. Percorriamo la mulattiera seguendo le indicazioni presenti. Dopo aver superato un ponticello, si apre una bella vista su Gittana. Poco dopo incrociamo una deviazione per il Monte San Defendente, che ignoriamo. Camminando nel bosco, ci avviciniamo sempre più a Bellano.

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Ci troviamo ora ai piedi della frazione Regoledo. In questo tratto, tra gli alberi, spunta ogni tanto una bella vista sul lago. Arriviamo nei pressi di una cappelletta e iniziamo una breve discesa. Poi, con andamento sempre pianeggiante, ci troviamo a ridosso di un gruppetto di baite. Continuando a seguire il sentiero tra gli alberi, giungiamo infine alla Cappelletta dell’Addolorata (30 minuti da Gittana). La superiamo e, passando sopra alla frazione Rivalba, iniziamo gradualmente a scendere verso il centro di Bellano.



Più avanziamo e più aumentano le case, finché la mulattiera diventa una stradina pedonale su fondo cementato. Proseguendo, arriviamo quindi a incrociare la SP 62 che collega Bellano con la Valsassina. Svoltiamo a destra e saliamo per un centinaio di metri. Poi, a sinistra, troviamo una viuzza pedonale di ciottoli che si stacca dalla provinciale, leggermente in discesa. In meno di 5 minuti ci conduce nei pressi dell’uscita del famoso Orrido di Bellano (visita consigliata!).
Qui troviamo la Chiesa dei SS. Rocco e Sebastiano. Poco oltre, sulla destra, passa il Sentiero del Viandante tra l'edificio religioso e il cimitero di Bellano. Iniziamo una salita su lunghi gradoni che, senza tregua, ci porta nel cuore della frazione Ombriaco. Nel nucleo storico di case c’è un lavatoio, nei pressi del quale sono posizionate le indicazioni per il Santuario di Lezzeno. Seguiamole, a sinistra.



Usciti dalle case di Ombriaco, ritroviamo la strada asfaltata. Pochi metri più avanti, sulla destra, si stacca una scalinata. Seguendo il percorso, in breve arriviamo al bel Santuario Madonna delle Lacrime di Lezzeno, collocato in una splendida posizione panoramica. Alle spalle della chiesa c’è un parchetto dove è possibile fermarsi per una sosta.
Ripartiamo e dal Santuario seguiamo i soliti cartelli arancioni, attraversando un gruppetto di case e tagliando in due occasioni la SP 66 Bellano-Vendrogno. Superate alcune baite, tenendo la sinistra, il Sentiero del Viandante rientra nel bosco. In questo tratto del nostro cammino incontriamo e superiamo ben quattro corsi d’acqua, intanto perdiamo gradualmente un po’ di quota, avvicinandoci al lago.
A un certo punto (dopo 15 minuti dal Santuario di Lezzeno) troviamo un incrocio. Qui svoltiamo nettamente a sinistra e scendiamo lungo una scalinata fino ad arrivare nella deliziosa frazione Oro di Bellano, da cui si gode di una vista meravigliosa sul lago sottostante. Usciamo dalle case, seguendo sempre le indicazioni del Sentiero del Viandante. Dopo un breve tratto tra alberi e orti, ritorniamo su asfalto (Strada per Verginate). Andiamo verso sinistra e affrontiamo un tratto leggermente in salita, dopodiché scolliniamo e arriviamo in una sorta di piazzola. Qui proseguiamo dritti sulla ritrovata mulattiera.



Questa parte di percorso offre una vista davvero molto bella sul Lago di Como e ha un andamento perlopiù pianeggiante. Davanti a noi iniziamo a intravedere la punta di Dervio, a cui ci avviciniamo man mano sempre di più. Dopo un’ora dal Santuario di Lezzeno, salutiamo il sentiero e ci immettiamo su via Duca d’Aosta a Dervio, nei pressi del Crotto del Cech.
Svoltiamo a destra e proseguiamo su strada per un chilometro circa, fino ad arrivare a una chiesetta. Poco oltre, su un ponte attraversiamo il Fiume Varrone. Poi, sulla destra, ritroviamo i cartelli arancioni del Sentiero del Viandante: è la partenza della quarta e ultima tappa da Dervio a Colico.
Per concludere questo tratto del Sentiero del Viandante, però, ignoriamo la deviazione e proseguiamo su strada fino ad addentrarci nel centro del paese. Svoltiamo a sinistra in via Martiri della Liberazione e poi a destra in via Roma ed eccoci arrivati alla Stazione di Dervio (dopo 4 ore da Varenna, pause comprese).

Michele Castelnovo
www.trekkinglecco.com
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