Calolzio: l'addio a Vladimiro Dozio, nel ricordo del suo impegno. 'Questa è carità'
Solo due preghiere, quella del Volontario del Soccorso e quella dell'Alpino. Niente ricordi. Ma forse, conoscendolo, concreto, pragmatico e anche un po' “brontolone”, non li avrebbe comunque graditi, preferendo alle parole quella presenza che – effettivamente – si è manifestata, non lasciando posti a sedere liberi tra le panche del Santuario del Lavello. Oggi pomeriggio, a Calolzio, erano effettivamente in tanti a salutare Vladimiro Dozio.
Vladimiro Dozio
C'erano ovviamente i famigliari e dunque le sorelle Ida e Pinuccia, il fratello Walter e la cognata Elena. E poi ancora i nipoti Vanessa, Samantha, Barbara e Christian che, dallo zio, ha ereditato la passione per il giornalismo con carta stampa e web rappresentati alle esequie del 78enne – in attività fino all'ultimo - da cronisti di oggi e di ieri, chi intervenuto “privatamente” per salutare un collega, chi – macchina fotografico e taccuino alla mano – per provare attraverso il comune “mestieraccio” a omaggiare quella penna approdata al Il Giorno dopo aver scritto per gran parte delle testate del nostro territorio.
C'era la politica (quella narrata ma anche vissuta in prima persona da “Vladi”) e c'erano gli amministratori locali, pur senza fasce al petto.
A.M.