Calolzio: in mostra 25 scatti del 'maestro' Pensotti. Iniziativa in favore del CDD 'Rugiada'

Da Stefano... a Stefano. Da un utente del CDD al "maestro" che non vuole essere chiamato "maestro". In mezzo un altro artista - nel suo mestiere - sensibile e attento alle necessità dell'altro qual è Remigio Morelli, parrucchiere, titolare del negozio "L'Estro" di Olginate e non nuovo a iniziative solidali.

E' stata inaugurata nel pomeriggio odierno a Calolziocorte una mostra "miscellanea" di 25 istantanee di Stefano Pensotti, fotografo conosciuto a livello mondiale e pluripremiato, da gennaio di quest'anno cittadino del capoluogo della Val San Martino.

Tra gli scatti c'è perfino un "ritratto" di Alda Merini, immortalata sui Navigli a Milano. Ma non manca nemmeno un bianco e nero "giovanile" che ha cristallizzato l'attimo in cui, nel 1985, una donna transitava in bicicletta tra il filare di cipressi che conduce al cimitero di Brivio. Una foto che riporta al "prima" del grande salto verso il mondo - non solo metaforicamente - compiuto da Pensotti, specializzatosi poi in reportage fotografici da ogni - lontano - angolo del pianeta. Ecco dunque appese alle pareti della sede della Pro Loco - nel sottopiazza Vittorio Veneto - anche immagini "made in" Parigi ma anche tra Asia e Africa. Tutte istantanee "al naturale", alcune ancora dei tempi dell'analogico, di cui - provocatoriamente - Pensotti voleva sbarazzarsi nel cambiare casa e messe poi a disposizione di Morelli che ha colto l'occasione per coinvolgere il "maestro" - "non chiamatemi così, preferisco fare il cattivo discepolo!" - in un progetto solidale.

Alcune foto sono state infatti ceduta a offerta libera, andando così a raccogliere fondi per dotare il Centro diurno disabili "Rugiada" di una libreria con cui abbellire una delle sale interne, divenute - con il covid - il “perimetro di vita" degli utenti, come asserito dalla coordinatrice Roberta Colombo, affiancata da Roberto Nava, presidente dell'associazione "Lo Specchio", dal 1990 vicina a una realtà che ha valenza provinciale, come attestato invece dall'assessore ai servizi sociali Tina Balossi.

"Il CDD - ha fatto scrivere la delegata della Giunta nella presentazione messa a disposizione dei fruitori della mostra - "fiore all'occhiello" del Comune di Calolzio, oggi ospita disabili gravi e gravissimi provenienti dalla valle san Martino e dal lecchese. Gli utenti sono seguiti da personale qualificato (coordinatore, educatori, ausiliarie soci assistenziali, operatori socio sanitari, infermiera, psicologa, fisiatra, fisioterapista, autisti e accompagnatori) e Volontari dell'associazione "Lo Specchio" di Vercurago che da anni collabora con il servizio. Al Centro si svolgono attività educative, socializzanti, psicomotorie, espressive, creative, cognitive, operativo-manuali, riabilitative e terapeutiche".

A fare da "gancio" - come detto - un utente, Stefano, la cui zia ha permesso a Remigio Morelli di conoscere il CDD, lanciando così una nuova raccolta fondi per sostenere la struttura, onorando al tempo stesso un "nuovo" cittadino di Calolzio, di un certo spessore, come riconosciuto anche dalla Presidente della Pro Loco Simona Bonacina, "padrona di casa" in quella che per la seconda volta dalla recente inaugurazione è diventata dunque una sede espositiva.

La mostra rimarrà allestita fino al 28 maggio, con accesso libero il martedì, giovedì e sabato dalle 10.00 alle 12.00 e il sabato anche dalle 15.00 alle 18.00. Non essendoci un tema, un filo conduttore, le singole foto sono "da guardare a una a una", come "suggerito" da Pensotti stesso. Buona visione a chi passerà di lì.
A.M.
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