Spaccio in Alto Lago: al processo si trascrivono le intercettazioni
È stato rinviato al prossimo 9 settembre il processo a carico di Ettore e Paolo Masera (padre e figlio, classe 1962 e 1995), Sergio Lazzari (1970) e Roberto Ciampi (1985).
I quattro sono accusati dalla Procura della Repubblica di Lecco del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, a seguito di un'attività di indagine condotta nel 2017 dalla Squadra Mobile di Sondrio che li avrebbe voluti coinvolti in un cospicuo giro di spaccio in Alto Lago.
Nell'udienza di oggi, come previsto dallo scorso 22 aprile, il giudice Gianluca Piantadosi ha conferito l'incarico al perito che dovrà occuparsi della trascrizione delle intercettazioni raccolte dagli inquirenti cinque anni fa nella speranza di fare chiarezza sulla vicenda: se infatti nella scorsa udienza Claudio Malugani (indagato per gli stessi reati e già condannato dal Gip di Sondrio nel 2018) aveva fatto ricadere tutte le responsabilità sul fratello (deceduto) di uno degli imputati ed un secondo testimone aveva costellato la propria deposizione di “non ricordo, non lo so”, ora si spera – intercettazioni alla mano - di avere un quadro più completo dei fatti contestati ai quattro.
Si torna in aula, quindi, sul finire dell'estate.
I quattro sono accusati dalla Procura della Repubblica di Lecco del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, a seguito di un'attività di indagine condotta nel 2017 dalla Squadra Mobile di Sondrio che li avrebbe voluti coinvolti in un cospicuo giro di spaccio in Alto Lago.
Nell'udienza di oggi, come previsto dallo scorso 22 aprile, il giudice Gianluca Piantadosi ha conferito l'incarico al perito che dovrà occuparsi della trascrizione delle intercettazioni raccolte dagli inquirenti cinque anni fa nella speranza di fare chiarezza sulla vicenda: se infatti nella scorsa udienza Claudio Malugani (indagato per gli stessi reati e già condannato dal Gip di Sondrio nel 2018) aveva fatto ricadere tutte le responsabilità sul fratello (deceduto) di uno degli imputati ed un secondo testimone aveva costellato la propria deposizione di “non ricordo, non lo so”, ora si spera – intercettazioni alla mano - di avere un quadro più completo dei fatti contestati ai quattro.
Si torna in aula, quindi, sul finire dell'estate.
F.F.