Lecco, droga in garage. Al 24enne il GIP concede il ''braccialetto''

Il tribunale di Lecco
Il GIP del tribunale di Lecco, Salvatore Catalano, ha sciolto nelle scorse ore la riserva sulla richiesta di misura alternativa alla carcerazione avanzata dall'avvocato Marilena Guglielmana nei confronti di Alan Christopher Momo. Il giovane classe 1998 era finito in carcere ai primi di aprile dopo che gli investigatori della Squadra Mobile della Questura cittadina avevano rinvenuto in un box in via Zanella a Lecco - di pertinenza sua e di un amico di un anno più grande - un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti.
Arresti domiciliari con il braccialetto elettronico: così si è espresso il giudice. Dopo l'udienza di convalida dell'arresto l'avvocato Guglielmana, in attesa del processo, aveva chiesto un "alleggerimento" della misura custodiale per il ragazzo, in quanto incensurato.
Non sono ancora state chieste misure alternative per l'altro giovane, Fabio Gapea a cui è però contestata l'aggravante della recidiva infraquinquennale.
Nel box di cui entrambi avevano le chiavi i poliziotti avevano trovato un ingente quantitativo di hascisc, marijuana e cocaina. In più due pistole, con le relative cartucce.
Nell'udienza di convalida dell'arresto, davanti al giudice Catalano, il sostituto procuratore della Repubblica Andrea Figoni aveva chiesto che venissero confermate le misure cautelari in carcere da lui stesso disposte, ottenendo il consenso del Gip. Che però ora, dopo l'istanza presentata dall'avvocato Guglielmana, ha fatto tornare a casa Momo, seppure "ristretto" ai domiciliari, controllato dal braccialetto elettronico. Resta invece in carcere a Pescarienico, Gapea, classe 1997.
I due giovani erano stati fermati ai primi di aprile dopo che gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Lecco, allertati da una fonte confidenziale, avevano iniziato a monitorarli. Sospettando che quel via-vai dal box davvero potesse nascondere qualcosa di grosso. Gapea era stato fermato alla guida della Seat intestata all'amico di un anno più giovane: nell'auto avevano trovato 204 grammi di hascisc suddivisi in due panetti, entrambi con l'effige di Superman sull'involucro. Da qui la richiesta di poter perquisire le abitazioni e il box, dopo il via libera del PM Figoni. Nel garage erano stati trovati ben cinque chilogrammi di hascisc, suddivisi in panetti e sempre con il logo di Superman sulla confezione, 303 grammi di cocaina, oltre tre chilogrammi di marijuana, più due pistole, di cui una marca Beretta, con le relative munizioni.
A casa di Gapea, gli investigatori avevano quindi rinvenuto 110 grammi di cocaina e un revolver con la matrice abrasa. Nell'abitazione di Momo, infine, 11 grammi di ''polvere bianca''.
I due risultano quindi indagati per concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti (secondo i commi 1 e 4 dell'articolo 73 del Dpr 309/90), porto illegale di armi e pure ricettazione (nel caso del revolver rinvenuto nell'abitazione di Gapea).
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