Lecco, l'arte per l'umanizzazione della medicina: il progetto 'Brainart' in mostra in centro

È stata inaugurata questa mattina in piazza Cermenati la mostra itinerante che attraverso 12 pannelli fotografici racconta per immagini il progetto Interreg Italia-Svizzera "Brainart", un percorso ambizioso e visionario con capofila il Crams di Lecco che dal 2018 sta lavorando affinché l'arte possa diventare un mezzo per l'umanizzazione della medicina e per una trasformazione sociale responsabile.


Allestita nei giorni scorsi a Palazzo Lombardia, dal 20 maggio l'esposizione si sposterà a Monza e in seguito a Bergamo, per mettere in luce anche in altre città uno dei frutti della sperimentazione che negli ultimi anni ha consentito di rendere la tecnologia e l'arte strumenti protagonisti di una nuova metodologia di riabilitazione, stimolazione e mantenimento delle capacità cognitive, centrale per favorire la comunicazione tra pazienti, familiari e caregivers e abbattere lo stigma sociale che talvolta affligge e isola le persone affette da demenza: dai serious games del tavolo interattivo progettato da Stefano Fumagalli e Dario Galbusera fino all'unione di attività motoria e musica, sono stati più di 80 i soggetti fragili coinvolti, che in questi mesi hanno anche sperimentato il tango come occasione di condivisione e benessere.


Stefania Bolis, Simona Piazza e Danilo Spada

Ideati dal fotografo Damiano Andreotti in collaborazione con Juan Sandoval di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, i lavori posizionati sui dodici pannelli pongono l'accento, in particolare, sui rapporti tra gli ospiti e gli operatori delle diverse strutture coinvolte dalla sperimentazione – tra cui nel lecchese il Polo Frassoni, la Borsieri, gli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi, l'Opera Pia Magistris, la RSA Villa dei Cedri e il Frisia - così da trasmettere il senso e l'importanza del mondo della cura.

Galleria fotografica (18 immagini)


"Siamo felici di portare in città - e peraltro in centro, in un contesto liberamente accessibile a tutti - un tema così importante, ovvero l'arte capace di umanizzare la cura e il rapporto tra ospiti, famiglie e caregivers" ha commentato il vice sindaco di Lecco Simona Piazza durante il breve momento inaugurale in piazza. "Credo sia significativo poter assumere un nuovo punto di vista di riflessione verso un percorso di progettazione inedito, che può avere risvolti decisivi sul benessere delle persone, andando oltre l'aspetto puramente clinico che comunque resta centrale".



"Brainart è un percorso ambizioso, per una società basata su un concetto di comunità di cura diffusa" ha aggiunto Danilo Spada del Crams di Lecco. "Dobbiamo concepire un'intenzione di comunità intesa come attenzione al benessere, con l'arte che può diventare fondamento mentre la tecnologia si attesta come strumento di utilità". Soddisfazione per i risultati ottenuti dal progetto anche da parte di Stefania Bolis di ATS Brianza, altro partner dell'iniziativa insieme a Need Institute di Milano, Dipartimento della Sanità e della Socialità del Canton Ticino, Museo Vincenzo Vela di Ligornetto e Fondazione Pro Senectute.
"Siamo stati veri protagonisti di questo percorso che inquadra la salute in un modo diverso, non come assenza di malattia ma come benessere" ha spiegato quest'ultima. "Abbiamo coinvolto RSA e Centri Diurni in tante sperimentazioni, ben visibili in questa mostra che ha come veri protagonisti gli ospiti delle varie strutture dove è stata portata l'innovazione. Oltre al Crams, responsabile della parte artistica, dobbiamo ringraziare anche tutti gli operatori e le famiglie che hanno acconsentito al coinvolgimento dei loro cari, anziani e fragili, che hanno partecipato con entusiasmo alle attività".


Tra di loro anche una signora ospite della RSA Borsieri di Lecco, che quest'oggi, alla soglia del secolo di vita, è uscita dalla Residenza Sanitaria Assistenziale per la prima volta dopo circa due anni proprio per poter ammirare di persona la mostra esposta in piazza Cermenati, approfittandone per godersi un po' del sole quasi estivo che ha baciato il centro cittadino.
"Come potrete vedere, fil rouge delle fotografie è lo specchio, un elemento speciale perchè muta sempre a seconda di chi si trova davanti e consente di evidenziare il rapporto del soggetto con il contesto circostante" ha chiarito Damiano Andreotti. "Ho voluto inoltre giocare sulla doppia interpretazione dell'immagine contenuta nella cornice, che diventa opera d'arte quando è sorretta dal paziente, mentre quando il punto di vista si sposta alle spalle della persona svela il suo mondo quotidiano".


Il fotografo ha poi invitato i presenti a osservare i lavori esposti approfondendo i contenuti del progetto "Brainart" anche attraverso i QR Code. La mostra, come anticipato, resterà a Lecco fino al prossimo 20 maggio, per poi fare tappa nelle altre città previste dal tour.
B.P.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.