Garlate: in Aula i 'residenti' in pianta stabile al Camping. Prosegue il processo
Altra sfilata di testimoni al processo a carico di A.M., classe 1963, titolare della Solelago, la società gestiva, al tempo dei fatti oggetto del procedimento, il campeggio di Garlate. La donna, che si è opposta ad un decreto penale di condanna, optando dunque per la via del dibattimento, è chiamata a rispondere di supposte violazioni al testo unico edilizia (art. 44 DPR 380/2001) e al codice dei beni culturali e del paesaggio (art. 181 DLG 42/2004). Le viene contestato l'esecuzione di alcune opere all'interno della struttura ricettiva, in assenza dei necessari titoli abitativi rilasciati dal Comune ma anche la realizzazione di un insediamento abitativo ''stabile'' anche in questo caso senza i dovuti permessi. L'udienza odierna è stata aperta proprio dalle deposizioni, su “invito” della Procura, rappresentata dal viceprocuratore onorario Caterina Scarselli, di due uomini che hanno vissuto a lungo in una delle “casette” del camping. Il primo ragazzo in particolare, dopo essere “scappato di casa”, si è insediato per un anno e mezzo in uno dei bungalow del campeggio tra il 2019 e il 2020. Il secondo pensionato, invece, è “residente” in una delle unità da ben sette anni, con la consorte. A entrambi sono state poste domande circa la presenza di altre persone nelle loro condizioni e dunque “fisse” nonché su questioni quali i bagni e la gestione dell'immondizia, per poi arrivare al nodo dei contratti d'affitto e ai pagamenti del dovuto. Attestazioni queste ultime sui sono stati “interrogati” anche un maresciallo dei carabinieri e un agente di Polizia Locale intervenuti, su delega della Procura, presso il Camping per accertare la situazione di fatto e reperire documentazione. Sentiti infine anche due professionisti per ragguagli più tecnici, con insistenza in particolare sugli allacci alla fognatura. Si proseguirà con l'audizione dei testi residui il prossimo 26 luglio, per arrivare alla discussione delle parti, con la signora A.M. patrocinata dall'avvocato Saverio Megna e il comune di Garlate, costituito parte civile, rappresentato dall'avvocato Luca Perego, oggi sostituito dal collega Biagio Pignanelli.