Mandello: gli Alpini 'sfilano' in paese per il 95° della sezione

“Gli alpini hanno da sempre rappresentato il meglio che la nostra Italia potesse offrire: coraggio, solidarietà, abnegazione, amor di Patria e difesa dei confini. I nostri soci fondatori, reduci dalla Prima guerra Mondiale, e quelli che, dopo la Seconda, hanno proseguito, con dedizione e amore, la gestione del gruppo potevano ben vantarsi di essere animati da questi valori”.


La rievocazione teatrale al "De Andrè"




Con queste parole il capogruppo delle Penne Nere mandellesi Claudio Bianchi ha aperto al teatro comunale "De Andrè" la due giorni dedicata ai 95 anni dalla loro fondazione. Una data importante e significativa, che con la collaborazione del Comune con l'assessore alla cultura Doriana Pachera, ha visto andare in scena venerdì 29 aprile “Ritorneranno”, la rievocazione storica della campagna di Russia degli Alpini ispirata dagli scritti del beato don Carlo Gnocchi. Andrea Carabelli e Matteo Tageste i due attori che con grande capacità interpretativa sono riusciti a comunicare quel pathos che quelle vicende tuttora suscitano.


Claudio Bianchi e Doriana Pachera




Nella giornata di ieri, sabato, Mandello si è invece tappezzata di bandiere tricolore a salutare la sfilata partita da Piazza del Comune, dove alle 17 è avvenuto l'ammassamento dei gruppi con i rispettivi gagliardetti presenti all'evento e il Corpo musicale, il gonfalone con i sindaci (Roberto Azzoni di Abbadia e il vice Andrea Tagliaferri per Mandello), le forze dell'ordine e il gruppo locale del Soccorso degli Alpini.





Al passaggio del corteo diretto alla Chiesa di San Lorenzo per la Messa celebrata alle 18.00 da mons. Giuliano Zanotta, al termine della quale è stata effettuata la deposizione della corona di alloro al Monumento dei caduti di piazza Garibaldi, gli applausi sono stati tutti per gli Alpini, con il mitico cappello con la Penna Nera indossato con orgoglio quale emblema dei soldati di montagna, di colore bianco per i più elevati di grado come per il Maggiore Carlo Giovanni Cameroni, mandellese socio del gruppo locale, che ha voluto essere in piazza per condividere le emozioni suscitate dai 95 anni di vita della sezione.





Carlo Giovanni Cameroni

Classe 1935, richiamato tre volte a svolgere il servizio militare nelle caserme di Friuli, Alto Adige, Piemonte e Valle d'Aosta, aveva espresso il desiderio di essere presente alla sfilata, alla quale ha potuto partecipare grazie alla disponibilità delle persone che gli sono vicine giornalmente: lì a ritrovare il suo mondo, mescolato con storie di vita vissuta, dove se cerchi affetto, parole di conforto, in momenti di difficoltà, le risposte non mancano mai.



“Dignità e senso del dovere ci fanno rendere orgogliosi di essere Alpini, Alpini che per fortuna sono identificati come angeli della pace, sempre pronti ad intervenire dove serve, dove la gente soffre, con gentilezza, umiltà e rispetto”: questo un altro passaggio del discorso del capogruppo Bianchi, rimasto positivamente impressionato anche dall'attenzione con cui gli alunni delle Medie hanno seguito la rappresentazione mattutina di “Ritorneranno”, mostrando grande interesse alle storie del passato, a dare ulteriore valore al motto “Alpini per un giorno, alpini per sempre”.
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